MONZA – Per il suo centoundicesimo compleanno si è fatto un regalo con i fiocchi. Il Monza si è assicurato le prestazioni di Lorenzo Colombo, attaccante di proprietà del Milan reduce da un’esaltante stagione a Lecce dove, con le sue trentatrè presenze condite da cinque reti, ha contribuito alla salvezza dei salentini.
Colombo sarà biancorosso a titolo temporaneo sino al 30 giugno 2024. Il Monza ha così trovato l’attaccante in grado di poter dare man forte al reparto dopo le due partenze di Gytkjaer per il Venezia, dove è già andato in gol contro la Sampdoria, e Andrea Petagna per il Cagliari. Nativo di Burago di Molgora, in piena Brianza, Colombo è cresciuto nelle giovanili rossonere e nel 2020, a diciotto anni, ha fatto il suo debutto in prima squadra in Coppa Italia contro la Juventus.
In campionato, invece, ha debuttato il 18 giugno 2020 contro il Bologna. Per lui è poi arrivato anche l’esordio in Europa League contro il Bodoe Glimt dove lasciò anche il suo nome nel tabellino dei marcatori.
Dopo gli approdi a Cremonese e Spal eccolo al Lecce. Suo, peraltro, anche il rigore trasformato all’U Power di Monza che ha consentito ai giallorossi di mettersi in tasca la vittoria per 1-0 con i brianzoli e la conseguente salvezza.
Colombo è anche nel giro dell’under 21 con le sue diciannove presenze e quattro reti. Il Monza ha frattanto festeggiato i suoi centoundici anni contraddistinti soprattutto da tre elementi: la massiccia presenza in cadetteria con ben 40 partecipazioni, la storica promozione in serie A nel 2021-22 dopo la vittoria nella finale playoff con il Brescia e il lancio di una serie di giocatori nel firmamento del mondo della sfera di cuoio, da Costacurta a Monelli, da Massaro a Monelli per non citarne che pochissimi.
La società ha ricordato commossa la figura del suo ex presidente Silvio Berlusconi che , ha spiegato, “è sempre con noi con un messaggio che ci ha sempre voluto dare, chi ci crede combatte, chi ci crede supera tutti gli ostacoli, chi ci crede vince, parole che sono sempre con noi, continuiamo ad onorare quanto di straordinario da lui è stato fatto”. (articolo di Cristiano Comelli)
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