Nel 2024, Monza e Brianza sembrano ancora una volta fare la parte dei protagonisti nell’economia lombarda. Dinamismo? Sembrerebbe di sì. Innovazione e una certa capacità di attrarre sia talenti che risorse finanziarie: sono elementi che, quasi senza eccezione, ricorrono tra chi conosce la zona. La spinta imprenditoriale si alimenta grazie a oltre 138 startup innovative sparse sul territorio, ma intorno a queste si moltiplicano PMI e distretti dall’anima tecnologica.
Le analisi di Assolombarda suggeriscono che la crescita locale si mantiene attraverso un mix di conoscenze, aperture verso l’estero e – forse la parte più sfuggente – una certa rapidità nell’annusare cosa si muove sui mercati. Fra uno sguardo ai modelli esteri e qualche spunto da reti di networking nate altrove, molte aziende riscrivono regole e approcci, a volte in modo sottile, altre in modo quasi rivoluzionario.
Innovazione Digitale e Trasformazione del Tessuto Produttivo
Industria, servizi, tecnologie digitali: difficile tracciare confini netti, ormai. Monza e Brianza puntano forte – forse obbligate, a onor del vero – sulla trasformazione digitale, ormai ritenuta una condizione per non perdere terreno rispetto alla concorrenza globale. I numeri di Assolombarda 2024, osservando le imprese che hanno adottato IoT, automazione industriale avanzata o software di gestione, segnalano incrementi robusti sul fatturato: fino al 230% tra il 2020 e il 2023, almeno per alcune.
Soluzioni che, come le slot machine online in altri settori, abilitano nuovi modelli operativi e raccolgono costantemente dati utili all’analisi predittiva. Ancora oggi, molti benefici si percepiscono quasi in tempo reale: ciclo produttivo più veloce, sprechi ridotti, flessibilità aumentata.
Ricerca, Sviluppo e Proprietà Intellettuale come Motore
Sul versante ricerca e sviluppo? Almeno stando agli ultimi dati Assolombarda, pare che il 64,5% delle imprese identificate come startup innovative punti su questo fronte. Non è un dettaglio secondario. Sembra che la semplice produzione conti sempre meno e che la differenziazione passi soprattutto dal proteggere ciò che si inventa, magari con brevetti o software custom. Il 23,2% di queste imprese ha inserito profili STEM, mentre il 16,7% si è assicurato brevetti, soluzioni proprietarie e anche qualche marchio.
I piani strategici, poi, finiscono per abbracciare prodotto, processi e spesso anche la customer experience. Le aziende che introducono nuovi servizi, ispirati all’interattività delle slot machine digitali, presidiano anche i segmenti più giovani della domanda. Secondo il Censis, questa voglia quasi “innata” di sperimentare riduce – anche se non elimina – il rischio e mette in moto un meccanismo di reinvestimento continuo in competenze specialistiche.
Competenze, Formazione Continua e Agilità nel Cambiamento
Uno dei temi più caldi, almeno tra gli imprenditori locali, è la difficoltà – o forse la sfida – di trovare e coltivare competenze specialistiche. L’esigenza di capitale umano formato, flessibile, pronto a cambiare pelle insieme alle tecnologie è diventata pressante. La formazione continua ormai adottata da un buon numero di aziende nella provincia, resta spesso l’unica strada percorribile. Un dato interessante: più del 60% delle nuove assunzioni nel 2023 riguarda laureati tecnici o junior manager capaci di affrontare cambiamenti organizzativi (giovani, sì, ma non solo).
Chi investe davvero nella crescita dei propri collaboratori solitamente riesce a tenere i talenti in azienda, cambiare ruoli quando serve e, in qualche modo, riscrivere anche il modo in cui si interpreta la leadership ogni giorno. Non c’è una linearità, spesso la strada è tortuosa, ma i tassi di fidelizzazione sopra il 20% sembrano premiare questo approccio.
Diversificazione, Reti e Collaborazioni che Fanno la Differenza
Internazionalizzazione. Sviluppo di prodotti nuovi, magari inattesi. Forse è questo, più di ogni altra cosa, il passo che ha reso le realtà industriali locali più resistenti agli urti degli ultimi anni. Più del 40% delle aziende attive da oltre un decennio, secondo le ricerche di Assolombarda, ha scelto la strada delle partnership con startup, università, poli di ricerca. Questa apertura si traduce spesso in un accesso agevolato (ma non sempre scontato) a finanziamenti, idee nuove e ingresso su mercati magari ancora poco esplorati.
City Motors nel settore automotive, Italy S.p.A. con i suoi imballaggi riutilizzabili e Beckhoff Automation che fa dialogare tecnologia e industria sono solo alcuni esempi. Parliamo di tassi di crescita notevoli, dal 230% al 266% nel giro di tre anni. Innovare insieme, diversificare: niente di garantito, però sembra che così si resista meglio agli alti e bassi dei settori più tradizionali.
Conclusione
Forse non sarà tutto oro quel che luccica, ma Monza e Brianza vengono ormai spesso considerate un laboratorio in cui tradizione produttiva e nuove economie digitali convivono, almeno a tratti, con armonia. Chi avrà la capacità (e a volte la pazienza) di fare leva su queste strategie riuscirà forse a entrare tra i leader della prossima fase di sviluppo economico locale… Resta ancora molto da vedere e da sperimentare, ma ogni esperienza che nasce qui diventa, più che altrove, il punto di partenza per provare nuove strade.



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