Seregno, prende a calci e pugni una donna di 78 anni

I Carabinieri della Stazione di Seregno, al termine delle indagini, hanno arrestato un seregnese 54enne, senza fissa dimora, celibe, nullafacente, pregiudicato per reati contro la persona e il patrimonio,...

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Carabinieri della Stazione di Seregno, al termine delle indagini, hanno arrestato un seregnese 54enne, senza fissa dimora, celibe, nullafacente, pregiudicato per reati contro la persona e il patrimonio, nei confronti del quale sono stati raccolti gravi e concordanti elementi di colpevolezza in ordine ai reati di atti persecutori aggravati, lesioni personali aggravate, rapina ed estorsione, delitti commessi con recidiva.

La misura scaturisce da indagini svolte dai militari dell’Arma di Seregno in seguito ai numerosi interventi effettuati e alle denunce presentate da una donna 55enne, con la quale l’uomo aveva avuto un brevissimo rapporto di conoscenza, e dalla madre di costei, anziana donna 78enne, entrambe vittime di ripetute angherie, vessazioni e violenze.

Non nuovo a simili azioni delittuose sempre dettate da futili motivi e da richieste di denaro, già arrestato nel dicembre 2017 per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori commessi nei confronti della propria anziana madre, lo scorso 2 novembre in Seregno l’uomo si era reso responsabile dell’ennesimo grave episodio di violenza commesso lungo la pubblica via dove aveva colpito con calci e pugni la ultrasettantenne.

Nell’occasione, le possibili peggiori conseguenze erano state scongiurate solo grazie al pronto intervento di un militare dell’Arma fuori servizio che aveva prontamente interrotto la condotta delittuosa e permesso l’intervento dei colleghi in divisa.

Ieri, con l’ordinanza del GIP e l’arresto da parte dei militari dell’Arma, è stato finalmente chiuso il capitolo di questa ennesima triste storia di violenza sulle donne. In particolare l’uomo, rintracciato dagli operanti mentre era intento a “bivaccare” all’interno del parco cittadino di Piazza Risorgimento, è stato fermato, accompagnato in caserma per le formalità di rito ed infine trasferito presso il Carcere di Monza.

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