Monza, ultime lezioni per i futuri Park Angel

Ultime due lezioni per i Park Angel: sabato 25 gennaio e sabato 15 febbraio i nuovi “angeli” del Parco di Monza concluderanno il loro percorso di formazione e...

922 0
922 0

Ultime due lezioni per i Park Angel: sabato 25 gennaio e sabato 15 febbraio i nuovi “angeli” del Parco di Monza concluderanno il loro percorso di formazione e poi iniziare la loro attività di controllo e di informazione.

I Park Angel, che indosseranno una pettorina bianco-rossa, saranno chiamati a presidiare, ma anche informare: considerando i dati di affluenza del Parco, stimati in cinque milioni di persone l’anno, potranno garantire una presenza fissa in grado di diffondere una vera cultura di rispetto relativa ai diritti e ai doveri di tutti gli avventori. I «Park Angel» entreranno in servizio in primavera.

«I Park Angel – spiega l’Assessore all’Ambiente Martina Sassoli – saranno i “portatori sani” dei valori del rispetto dell’ambiente: tuteleranno il patrimonio verde e gli animali e promuoveranno una pacifica convivenza tra uomo e natura. A tutti loro va il mio grazie e quello della città perché hanno deciso di mettere il cuore e il proprio tempo a disposizione del nostro Parco».

Sabato 25 Gennaio nei Giardini della Reggia l’ultimo appuntamento con Luigi Migliavacca (responsabile «CRAS – Centri di Recupero per Animali Selvatici») che ha spiegato ai futuri «angeli» del Parco come identificare gli animali attraverso le tracce che lasciano e le relazioni tra le varie specie presenti e i visitatori del parco e gli animali domestici. È stata inoltre prevista una visita ai Giardini della Reggia di Monza per inquadrare il territorio in cui si svolgerà l’attività.

La formazione dei futuri «Park Angel» si concluderà sabato 15 Febbraio, sempre alle 9, presso il Centro civico San Biagio – Cazzaniga (via Bellini, 10) con l’incontro con gli agenti di Polizia Locale sulla normativa nazionale, regionale e locale inerente agli animali, le strategie di comunicazione con il pubblico, la valutazione dei livelli di rischio e le modalità di collaborazione con le forze dell’ordine. Poco più di una quarantina i volontari che hanno portato a termine il percorso di formazione.

Condividi

Join the Conversation