Il Governatore della Lombardia, Attilio Fontana, nel XXV anniversario dell’attentato che il 27 Luglio 1993 fece piombare Milano nella paura di nuovi attentati terroristici ha ricordato quel giorno con queste parole: «voglio ricordare le 5 persone che persero la vita in quell’attentato vile e confermare la vicinanza mia e della Giunta regionale ai loro famigliari e ai loro cari».
La strage di via Palestro è stato un attentato terroristico compiuto da Cosa nostra a Milano la sera del 27 luglio 1993. L’esplosione di una autobomba in via Palestro, presso la Galleria d’arte moderna e il Padiglione di arte contemporanea provocò l’uccisione di cinque persone: i Vigili del Fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno, l’Agente di Polizia Municipale Alessandro Ferrari e Moussafir Driss, immigrato marocchino che dormiva su una panchina. Tale attentato viene inquadrato nella scia degli altri attentati del ’92-’93 che provocarono la morte di 21 persone (tra cui i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino) e gravi danni al patrimonio artistico.
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