Milano-Cortina, la vittoria della buona volontà

di Paolo Fante – Olimpiadi Invernali 2026 assegnate a Milano Cortina, è la vittoria della buona volontà, di chi nonostante tutto e tutti, continua a credere in un...

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di Paolo Fante – Olimpiadi Invernali 2026 assegnate a Milano Cortina, è la vittoria della buona volontà, di chi nonostante tutto e tutti, continua a credere in un futuro di speranza, di lavoro, di eventi che possano portare indotto e visibilità al nostro territorio. Ma non solo.

La vittoria di Losanna è la vittoria del Lombardo-Veneto, due regioni che devono sobbarcarsi sulle spalle il resto del Paese, lo dimostra il residuo fiscale, e  malgrado ciò riescono a compiere imprese straordinarie.

A differenza di Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige, baciate dal sole e dai soldi dell’autonomia, le località sciistiche venete e lombarde non hanno potuto nemmeno contare sulle loro risorse per andare avanti. Salvo rare eccezioni i nostri Enti Locali, a differenza di quelli trentini o valdostani, non hanno mai avuto i mezzi finanziari per ammodernare gli impianti o per creare sistemi di innevamento artificiale. Molti impianti di risalita hanno dovuto chiudere, altri hanno proseguito fra mille difficoltà e passivi di bilancio.

E’ questa l’Italia che si è presentata davanti al mondo chiedendo l’assegnazione dei Giochi Olimpici Invernali, e il mondo ha detto di sì, convinto dalla bellezza dei luoghi, dall’eccellenza del cibo, dalle capacità organizzative già dimostrate ad Expo 2015 e dalla qualità del sistema turistico, in particolare sull’arco alpino.

Le Olimpiadi siano l’occasione per un colpo di reni, per dotare le nostre Alpi, anche quelle lombarde e venete, delle infrastrutture necessarie; per restituire ai territori quello che dai territori stessi viene prodotto e che potrebbe essere utilizzato, come già avviene ad esempio in Alto Adige, per sostenere adeguatamente l’economia locale (turismo, servizi, agricoltura).

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