MEZZAGO – Prima assegnato, poi revocato. Motivo: il mancato rispetto del termine di inizio dei lavori ovvero il 15 maggio 2024. Dopo essersi visto togliere il contributo di 500 mila Euro ricevuto dalla Regione per dare vita alla creazione di un Polo civico polivalente, il comune di Mezzago vuole però tornare alla carica e specifica che la motivazione del mancato rispetto del termine di avvio dell’intervento è da addebitare “ai tempi tecnici necessari alla valutazione delle oltre 100 offerte pervenute alla stazione unica appaltante della provincia di Monza e Brianza”.
Tutto ciò ha comportato che la procedura non potesse avere fine prima dell’inizio di giugno. Ora il comune auspica che la Regione ci ripensi e vuole rifarsi avanti per ottenere un nuovo contributo.
E lo fa nella consapevolezza del fatto che, come si legge in una sua nota stampa. “il progetto si configura come un volano strategico i cui investimenti permetteranno di ampliare l’offerta di servizi alla comunità, generando nuove opportunità attraverso la riorganizzazione e razionalizzazione degli spazi pubblici”.
Il decollo del progetto consentirebbe peraltro, precisa ancora il comune, di “destinare a nuove funzioni di utilità collettiva dell’attuale sede municipale che verrebbe resa disponibile grazie al trasferimento degli uffici nel nuovo polo”. Il prossimo passo della giunta mezzaghese consisterà nel rifinanziamento con fondi propri del contributo in precedenza attribuitole dalla Regione “utilizzando avanzo libero disponibile e senza ricorrere a ulteriori mutui”.
L’impegno economico, peraltro, a fronte di un ribasso d’asta di circa 130 mila Euro, subirebbe una flessione rispetto all’assetto precedente passando a circa 380 mila. A fronte della revoca del trasferimento del contributo dalla Regione, il comune dovrà restituire 200 mila dei 500 mila Euro già ricevuti che però, informa, “non sono mai stati spesi e non avranno quindi alcun impatto sul bilancio comunale”.
Il comune evidenzia però criticità emerse per quanto riguarda l’assetto societario del soggetto aggiudicatario che “ha comunicato l’avvio di un concordato preventivo e la cessione di un ramo d’azienda comprensivo dell’appalto”.
Ecco perché, lo scorso 13 maggio, il comune ha chiesto alla stazione appaltante della provincia di Monza e Brianza di verificare se il soggetto abbia ancora i requisiti per poter portare avanti l’opera.
Non tutto il male viene per nuocere, puntualizza l’amministrazione, perché “il superamento dei termini che ha ritardato la stipula del contratto, sebbene non dipendente dalla volontà dell’ente, si è rivelato, col senno di poi, un’occasione utile per approfondire e monitorare l’evoluzione della situazione nel pieno rispetto dei principi di trasparenza, regolarità amministrativa e tutela dell’interesse pubblico”.
L’amministrazione si dice convinta che la situazione si aggiusterà e specifica che “continuerà a operare con determinazione per offrire a Mezzago un’infrastruttura moderna, sostenibile e utile all’intera cittadinanza”. (articolo di Cristiano Comelli)
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