Lombardia, più semplice aprire un centro ippico

Grazie alla legge di semplificazione, approvata martedì dal Consiglio regionale, sarà ora possibile in Lombardia trasformare gli edifici agricoli in centri ippici. Una vera e propria rivoluzione per...

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Grazie alla legge di semplificazione, approvata martedì dal Consiglio regionale, sarà ora possibile in Lombardia trasformare gli edifici agricoli in centri ippici. Una vera e propria rivoluzione per il mondo equestre e per tutte le attività legate all’utilizzo dei cavalli.

«Prima, di fatto, per poter realizzare un centro ippico nella nostra regione era necessaria una specifica area di destinazione nel piano di governo del territorio. Ora invece sarà possibile adeguare le strutture già esistenti in aree agricole. Con questa modifica alla legge regionale avremo un doppio beneficio: da un lato semplificheremo la vita a chi vuole investire in questo settore, dall’altro daremo una ulteriore possibilità di riconversione degli stabili rurali che magari risultano in stato di abbandono» ha dichiarato Fabio Rolfi, assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi.

La modifica si è resa necessaria perché l’attività dei centri ippici non è per legge considerata attività agricola.

«C’era un vulnus normativo che siamo andati a colmare. Abbiamo ricevuto diverse sollecitazioni sia dal mondo equestre che dai proprietari agricoli. Sarà più semplice dunque far nascere associazioni sportive e attività legate all’allevamento dei cavalli» aggiunge l’assessore al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni.

Secondo i dati della Federazione Italiana Sport Equestri (dati 2018) in Lombardia sono 335 le società equestri presenti su 1.787 a livello nazionale, con un totale di 22.830 tesserati (111.731 nazionale) e 21.470 atleti (104.036 nazionale).

«Abbiamo il primato nazionale. L’attività ippica è una tradizione in Lombardia. Vogliamo far crescere ulteriormente questo settore e sviluppare l’interazione con  il mondo agricolo» concludono i due assessori.

 

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