Come è cambiata la figura del dj: una professione sempre ambita, soprattutto dai giovani, ricca di fascino e suggestioni che nel corso degli ultimi anni si è dovuta adattare ad una nuova cornice, quale quella presente a causa del Covid e grazie alla diffusione dei moderni strumenti multimediali.
Oggi per fare il dj è (quasi) necessario avere una vita multimediale, essere presenti sui social. Cerchiamo di capire come è cambiata questa figura chiedendo consiglio a chi lo fa di lavoro. Sonny Denja, producer siciliano naturalizzato milanese.
Sonny Denja, iniziamo parlando un po’ di te: quando hai iniziato a fare il dj?
“Ho cominciato alla fine degli anni 90, prima con dei giradischi a cinghia e poi sono passato ai classici technics 1200. Invece mi sono arrivato al mondo delle produzioni nel 2012 circa.”
Cosa vuol dire oggi fare questo mestiere e in che modo è cambiato rispetto al passato?
“Fare il dj oggi è sicuramente più semplice di prima. Hai molta più facilità nel reperire i brani e sicuramente i costi sono contenuti. Una volta comprare un vinile costava tanto e i dischi erano comunque limitati. Oggi, grazie agli mp3, puoi avere a disposizione migliaia di tracce di vario genere. Anche da un punto di vista pratico, portare un controller e un laptop (o delle chiavette usb) in un club è sicuramente più facile di 2 o 3 valigie piene di dischi.”
Quanto contano i social? È impensabile oggi fare il dj senza avere una presenza sui principali social media?
“Oggi la presenza sui social è fondamentale. Faccio sempre questo esempio: puoi essere un pasticcere e fare le migliori torte del mondo, ma se non hai una buona vetrina, difficilmente qualcuno ti noterà.”
Perché molti ragazzi sognano di fare questo lavoro?
“Molti ragazzi si avvicinano al mondo del DJing perché pensano che sia un modo facile per guadagnare tanto e fare la bella vita. Vedono spesso una realtà distorta sui social, fatta di voli privati in giro per il mondo, backstage da paura, ecc. ma prima di arrivare a quel punto, devi fare tantissima gavetta, e non sempre ce la fai.”
Quali sono i tuoi stili preferiti?
“Il mio sound ruota attorno alla latin e urban music: Reggaeton, dembow, cambia, perreo, baile, moombahton, ecc. ci sono tantissime sfumature che mi piacciono. Mi diverte cercare di metterle insieme nelle produzioni per creare delle tracce che possano esser associate a me.”
Cosa pensi della musica attuale? È vero che rispetto al passato si sta perdendo molta qualità a vantaggio del ‘tutto e subito’, ovvero brani buoni per qualche mese e che poi finiscono nel dimenticatoio?
“Con la tecnologia produrre è alla portata di tutti. E chiaramente c’è da fare tanta selezione. Prima dovevi creare una traccia, inviarla alle label, aspettare una risposta, ecc. procedura piuttosto lunga, che durava anche mesi. Oggi puoi finire una traccia, caricarla su un distributore online e in pochi giorni è online su tutte le piattaforme e digital store. e quindi, tranne nel caso delle ‘hit’, una traccia ha una vita breve nel panorama musicale.”
Riferimenti Sonny Denja:
Sito: http://www.sonnydenja.it/
Instagram: https://www.instagram.com/sonnydenja/?hl=it
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