Bullout, premiate tre scuole per i progetti contro il bullismo

Creatività, innovatività e ampiezza dell’intervento sono i requisiti che hanno permesso all’Istituto Comprensivo G.Puecher di Erba (Co), all’Istituto Comprensivo Tommaso Grossi di Treviglio (Bg) e all’Ipsia Majorana di...

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Creatività, innovatività e ampiezza dell’intervento sono i requisiti che hanno permesso all’Istituto Comprensivo G.Puecher di Erba (Co), all’Istituto Comprensivo Tommaso Grossi di Treviglio (Bg) e all’Ipsia Majorana di Cernusco sul Naviglio (Mi) di vincere rispettivamente il primo, il secondo e il terzo premio del Concorso ‘Bullout’, indetto da Regione Lombardia per la realizzazione di progetti di sensibilizzazione, formazione, sostegno e recupero delle vittime del bullismo.

Tre assegni per un valore complessivo di 10.000 euro. I contributi di 5000 euro al progetto ‘MilHouse: facciamo rete contro i bulli’ di Erba, di 3000 euro al progetto ‘Ciak si gira’ di Treviglio e di 2000 euro a ‘Keep Calm e Stop Cyberbullismo Plus’ di Cernusco sul Naviglio, sono stati consegnati oggi, all’Auditorium Gaber, dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e dall’assessore alla Famiglia Genitorialità e Pari Opportunità Silvia Piani, alla presenza di un testimonial d’eccezione, Martin Castrogiovanni. Il popolare rugbista ha strappato applausi e autografi agli oltre 300 studenti provenienti da 18 scuole lombarde.

L’iniziativa, nata a seguito del bando ‘Bullout’ messo in campo lo scorso anno da Regione Lombardia per finanziare con 700.000 euro a fondo perduto programmi che prevengono e contrastano i fenomeni di bullismo, ha visto l’adesione di 30 progetti e il coinvolgimento di altrettanti istituti, oltre a 275 partner tra enti formativi, enti locali, del Terzo Settore e sociosanitari e 3 università.

“Il bullismo – ha dichiarato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana che ha consegnato il primo premio – è una piaga estremamente grave che rischia di creare danni sia in chi lo subisce che in chi lo pone in essere. Bisogna perciò spiegare ai ragazzi quali sono le gravi conseguenze a cui si rischia di andare incontro e credo, a questo proposito, che la scuola ed eventi di questo genere possano contribuire a renderli più consapevoli”.

“Con questa iniziativa abbiamo deciso di allargare la platea dei soggetti coinvolti. Non solo i ragazzi e i docenti ma anche le famiglie. Sono arrivati moltissimi progetti con una partecipazione che è andata oltre le aspettative. Si tratta di un fenomeno purtroppo in crescita che è importante portare alla luce. E’ importante educare all’utilizzo consapevole della tecnologia sia la famiglia che la scuola, facendo capire che anche un piccolo gesto a volte può cambiare la vita delle persone o costare molto caro”.

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