L’Italia e Milano ringraziano gli Alpini

Vie e piazze del centro storico, ma soprattutto delle periferie di Milano – questa la grande novità –, pacificamente invase dagli Alpini (l’ “A” maiuscola per loro è...

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Vie e piazze del centro storico, ma soprattutto delle periferie di Milano – questa la grande novità –, pacificamente invase dagli Alpini (l’ “A” maiuscola per loro è doverosa) per celebrare il centenario del loro sodalizio.

Accattoni, rom e ambulanti abusivi scomparsi, come per miracolo, agli incroci delle strade, agli ingressi dei supermercati, nei mezzanini delle stazioni della metropolitana.

La presenza di cinquecentomila “Veci”, molti accompagnati dalle famiglie, hanno fatto sparire quello strano sottobosco cittadino di persone che non si capisce (o forse si sa molto bene) di che cosa e come campi.

Gli Alpini hanno portato nel capoluogo lombardo un’aria di allegria e di voglia di stare insieme con semplicità. Come loro costume, in ogni luogo in cui s’incontrano per i loro gioiosi raduni, hanno provveduto a fare qualcosa di concreto, lasciando un’impronta positiva. Rimboccate le maniche hanno provveduto a pulire le facciate di numerosi palazzi imbrattate da scritte demenziali.

In fatto di senso civico gli Alpini non sono secondi a nessuno. Qualcuno ha cercato di sporcare il loro raduno milanese diffondendo notizie di gruppi di Veci avvinazzati e prodighi di pesanti complimenti a donne casualmente incontrate. Non c’è fine al pregiudizio di coloro che soffrono la presenza degli uomini in divisa e dei tanti italiani che ancora nutrono l’amor di patria.

È vergognoso il tentativo di mostrarsi indignati per l’allegria e l’euforia di persone che cantano sostenuti magari anche da qualche bicchiere di vino. Gli Alpini sono tra la più bella gente che l’Italia possa vantare. Denigrarli non è semplice cattiveria, è sesquipedale imbecillità. (Do.Sa.)

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