In ricordo di Gianfranco Miglio, padre del federalismo

Gianfranco Miglio scompare a Como il 10 Agosto del 2001, a ricordarlo è l’assessore all’Autonomia e Cultura di Regione Lombardia Stefano Bruno Galli, oggi  in Regione Lombardia: “dopo il...

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Gianfranco Miglio scompare a Como il 10 Agosto del 2001, a ricordarlo è l’assessore all’Autonomia e Cultura di Regione Lombardia Stefano Bruno Galli, oggi  in Regione Lombardia: “dopo il referendum del 22 Ottobre scorso, stiamo percorrendo la strada per ottenere una più ampia autonomia politica e amministrativa.

L’opportunità ci viene offerta da uno strumento costituzionalizzato con la riforma del 2001, il regionalismo ordinario differenziato, inteso come superamento del regionalismo ordinario dell’uniformità.

Nel 1950, ricorda l’assessore, due anni dopo l’entrata in vigore della Costituzione repubblicana e vent’anni prima della nascita delle Regioni a Statuto ordinario, Gianfranco Miglio si chiedeva: «Dobbiamo mantenere, per amor di simmetria, gli stessi controlli tutori e le medesime bardature burocratiche sulla Lombardia e sulla Basilicata? Oppure dobbiamo applicare all’amministrazione pubblica gli stessi criteri pratici che si adottano anche nella più umile delle aziende private, dove il collaboratore inesperto viene strettamente controllato e quello capace viene lasciato invece libero della propria iniziativa? Dobbiamo considerarci una specie di convoglio costretto per l’eternità a camminare alla velocità ridotta della nave meno efficiente oppure dobbiamo consentire alle regioni più progredite di sviluppare le proprie capacità e le proprie risorse di iniziativa, senza inutili impacci, nell’interesse evidente dell’intera comunità nazionale?»

Questa è l’essenza del regionalismo differenziato,  conclude Galli.  Miglio, con larghissimo anticipo, l’aveva intuito, lo sottolineo con forza, nel 1950, oltre mezzo secolo prima che venisse costituzionalizzato e quasi settant’anni prima che la Lombardia intraprendesse tale cammino”.

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