Ospedale Desio: il primo vagito 2020 è di Gianluca

Ad inaugurare il primo giorno dell’anno all’ospedale di Desio ci ha pensato Gianluca, 3 chilogrammi, nato alle 11.15, quarto figlio di una coppia residente a Cesano Maderno, papà...

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Ad inaugurare il primo giorno dell’anno all’ospedale di Desio ci ha pensato Gianluca, 3 chilogrammi, nato alle 11.15, quarto figlio di una coppia residente a Cesano Maderno, papà dell’Ecuador e mamma del Perù.

L’ultima bimba del 2019 è invece Hiba, nata alle 18.18 del 31 dicembre, da genitori pakistani, residenti a Seregno. Il numero dei bambini nati all’ospedale di Desio la dice lunga sulla qualità del servizio e delle strutture messe a disposizione: nel 2019 sono venuti alla luce 1247 bambini, tra cui sette gemelli.

Una scelta, quella delle mamme di rivolgersi al presidio di Desio della ASST di Monza, legata certamente alla professionalità del personale, ma anche ai percorsi nascita sempre più personalizzati dove l’integrazione e la continuità assistenziale garantita in gravidanza, degenza e post-partum e l’attenzione alle situazioni di fragilità genitoriale si dimostrano vincenti, grazie anche al clima di lavoro costruito all’interno del Punto Nascita e tra Ospedale e Consultori, quindi il territorio.

Hiba è l’ultima nata a Desio nel 2019

“I Consultori Familiari – spiega la dott.ssa Tiziana Varisco, direttore della Struttura complessa di Pediatria e Neonatologia, insieme alla dott.ssa Patrizia Zanotti, responsabile dell’Attività consultoriale e al dott. Armando Pintucci, responsabile Sala parto dell’Unità operativa di Ostetricia- Ginecologia dedicano ampio spazio al percorso nascita ed offrono un’assistenza attenta a partire dalla fase preconcezionale, e per tutta la gravidanza, e nel puerperio. Sono attivi gli ambulatori della gravidanza a basso rischio (BRO) seguita dall’ostetrica in più sedi consultoriali: in questo anno si è assistito ad un aumento significativo delle donne che hanno richiesto e seguito questo percorso”.

Prossimità, demedicalizzazione della gravidanza, attenzione al benessere psico-emotivo della donna, continuità dell’assistenza attraverso la presa in carico multidisciplinare, sono le parole chiave che caratterizzano questo percorso.

Il percorso BRO è attivo dal 2016 anche presso l’Ospedale di Desio: nel 2019 sono state 411 le gravide seguite, di cui 271 in ospedale e 140 presso i consultori.

Particolare attenzione viene prestata alle donne, coppie e famiglie, che vivono una condizione di fragilità psicosociale in questa fase. Sono 25 i nuclei familiari rispetto ai quali sono stati offerti interventi di sostegno congiunto con équipe multidiscipilnare ospedale-territorio, al fine di prendersi cura della mamma e della coppia per il benessere del neonato secondo un approccio non giudicante ma di rinforzo delle competenze genitoriali esistenti.

Dal 2018, a tutte le donne, nell’intero percorso nascita (gravidanza, parto e purperio) viene offerto lo screening sulla depressione perinatale sia in ambito consultoriale sia nel Punto Nascita. Questo permette di attivare interventi precoci che vedono il coinvolgimento di più figure professionali nell’ottica di una presa in carico multidisciplinare efficace per potere agire sui fattori di rischio prima che il disagio si aggravi. Dall’inizio del progetto oltre 150 sono state le donne a rischio depressivo e/o con depressione lieve moderata prese in carico dal servizio consultoriale.

“Anche per il 2019 – conclude Mario Alparone Direttore generale della ASST di Monza – abbiamo registrato un trend di riduzione delle nascite minore della media nazionale e regionale e della nostra Ats di riferimento, grazie ai programmi di collegamento ospedale-territorio fatti con consultori ed il programma Bro. Nel mese di dicembre l’ospedale di Desio è stato premiato con due Bollini Rosa da Fondazione Onda. Un risultato su cui hanno influito i miglioramenti dei percorsi di presa in carico sia in fase pre natale sia in fase post natale che hanno caratterizzato la nostra strategia di accessibilità e fruibilità delle cure”.

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