I cani di Bramini accolti dall’ENPA di Monza

Della “vicenda Bramini” ne hanno parlato giornali e programmi televisivi a livello nazionale: Sergio Bramini, settantenne imprenditore monzese, è il protagonista di una storia che piacerebbe tanto a...

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Della “vicenda Bramini” ne hanno parlato giornali e programmi televisivi a livello nazionale: Sergio Bramini, settantenne imprenditore monzese, è il protagonista di una storia che piacerebbe tanto a Pirandello, a Becket o a Ionesco per quanto è assurda.

La sua azienda di gestione rifiuti, la Icom Spa, ha chiuso i battenti con un credito di 4 milioni di euro dallo Stato e pur di non lasciare a casa i suoi dipendenti, in attesa di ricevere i pagamenti, Bramini ha deciso di ipotecare la sua casa.

Bramini non è rimasto solo: il gruppo Facebook “Easy Monza” ha lanciato una petizione sulla piattaforma Change.org indirizzata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (firmata finora da oltre 66.000 cittadini).

Quale destino per i quattrozampe di casa? In questa situazione ai limiti del grottesco se non fosse così drammatica, si trova coinvolta suo malgrado anche l’ENPA di Monza e Brianza: Bramini, infatti, aveva a suo tempo adottato proprio al canile di Monza due cani, un rottweiler e una femmina di pastore tedesco, e anche loro sono stati sfrattati come il proprietario di casa.

Mentre per il primo molto probabilmente si potrà trovare una sistemazione, resta incerto il destino dell’anziana lupa, che Bramini non può portare con sé. Giorgio Riva, presidente dell’ENPA di Monza, ha fatto visita in questi giorni all’imprenditore. Oltre a esprimere a lui e alla sua famiglia tutta la solidarietà dell’ente per l’ingiustizia di cui è vittima, ha assicurato che in caso di necessità ENPA sarà pronta ad accogliere uno o entrambi gli animali, vittime innocenti, come il loro padrone, di questa storia di ordinaria malamministrazione pubblica.

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