Assolombarda ha salutato gli Alpini

Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda, ha aperto l’incontro tra le autorità ed i vertici dell’Associazione Nazionale Alpini, dell’Esercito e delle Truppe Alpine con queste parole: “È una grande...

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Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda, ha aperto l’incontro tra le autorità ed i vertici dell’Associazione Nazionale Alpini, dell’Esercito e delle Truppe Alpine con queste parole: “È una grande emozione per Milano ed i suoi imprenditori, perché imprenditori ed alpini sono uniti dalla cultura del fare, a volte anche contro la ragionevolezza: le penne nere incarnano lo spirito di servizio e sacrificio di cui c’è tanto bisogno, ma che, purtroppo, il nostro Paese sta perdendo”.

In sala molte autorità come l’ex ministro della difesa, senatrice Roberta Pinotti, Antonio Rossi, pluricampione olimpico, responsabile per lo sport della Regione Lombardia, ha ricordato i suoi mesi di naja alpina, a Brunico, sottolineando che quello delle penne nere “è uno stile di vita che fa la differenza”.

I generali Claudio Berto, comandante delle Truppe alpine, Salvatore Farina, Capo di Stato maggiore dell’Esercito, con origini di trasmettitore alpino, Claudio Graziano, presidente del Comitato militare dell’Unione Europea, hanno disegnato una figura dell’alpino soldato moderna, sempre professionale ed abituata alle operazioni in ambienti difficili ed a volte ostili.

L’incontro in Assolombarda, moderato dal direttore dell’Alpino Bruno Fasani e da Stefano Filippi, scelto dall’Ana nel 2017 come giornalista dell’anno, è stato l’occasione per consegnare un contributo di 15mila euro a Comunità Nuova Onlus che fondata da don Gino Riboldi svolge da 45 anni un’opera di assistenza nel campo del disagio. Riconoscimenti sono andati anche alla Fondazione Asilo Mariuccia (che assiste da 117 anni le donne in difficoltà) ed all’Opera San Francesco, che ha fornito ai bisognosi nella sola Milano in 12 mesi 726mila pasti e 12mila giornate di accoglienza.

La consegna di una borsa di studio da 24 mila euro, da parte dell’Ana alla Fondazione Don Gnocchi, “per onorare e proiettare nel futuro la memoria del beato cappellano alpino, don Carlo Gnocchi e per sostenere l’opera di ricerca scientifica della sua Fondazione”; sempre nell’occasione, è stato presentato il libro “Alpini di Dio” (Mursia), editato in occasione dell’Adunata Nazionale Ana di Milano, che racconta la vita straordinaria di quattro beati con la penna nera: don Carlo Gnocchi (di Emanuele Brambilla), fratel Luigi Bordino (di fratel Roberto Colico), Teresio Olivelli (di Luisa Bove) e don Secondo Pollo (mons. Giuseppe Cavallone). Il libro, curato da monsignor Angelo Bazzari, presidente onorario della Fondazione Don Gnocchi,

L’intervento conclusivo del presidente nazionale dell’Ana Sebastiano Favero è stato incentrato sulla necessità impellente di formare i giovani attraverso un servizio obbligatorio per il Paese, incentrato sul metodo alpino del fare squadra “perché gli alpini sanno bene che le mete si raggiungono in cordata”

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