Come va la Nissan Juke nella versione speciale Kiiro

Lei è la sorella minore della Qashqai, è la Nissan Juke il crossover giapponese che ha ridefinito la categoria crossover che convince per il suo stile spiritoso, un...

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Lei è la sorella minore della Qashqai, è la Nissan Juke il crossover giapponese che ha ridefinito la categoria crossover che convince per il suo stile spiritoso, un look dinamico e aggressivo al punto giusto per chi desidera avere un’auto unica, perfetta per gli spazi urbani. Le sue linee le hanno indubbiamente dato una mano a catturare le attenzioni. Questa volta la proviamo in questa versione speciale Kiiro.  Il design audace e moderno di Nissan JUKE trova una nuova veste nella versione speciale “Kiiro”, in Giapponese significa Giallo.  Una tonalità di colore che ritroviamo fuori e dentro.

Il nuovo ed esclusivo colore degli esterni è per la precisione Ceramic Grey – con tetto a contrasto Black – impreziosito da dettagli di colore Spiced Lemon sulle finiture del paraurti anteriore e posteriore e sulle modanature laterali, che conferiscono alla vettura un carattere distintivo.

I cerchi in lega da 19”, ripresi dalla versione top di gamma Tekna, si presentano ora in un’inedita veste total Black per un tocco di stile unico. Le calotte degli specchietti e la linea spiovente del tetto presentano un motivo grafico sofisticato, che nel caso del tetto sfuma verso il posteriore della vettura.

All’interno i sedili sportivi Monoform sono in tessuto Black con inserti in pelle sintetica e impunture Spiced Lemon. Il bracciolo centrale, la console, le portiere anteriori e il poggia ginocchia sono invece rivestiti in pelle sintetica Black, creando un effetto armonioso tra l’interno e l’esterno. Il nome della versione speciale è riportato su un elegante badge posizionato sulla console centrale, vicino alla leva del cambio. L’imbottitura della seduta è ben studiata e il sedile non stanca nemmeno nei trasferimenti più lunghi.

A prima occhiata, la vettura, nonostante si inserisca nella cattegoria de SUV da città, ha un aspetto molto sportivo, non da suv ma da vettura sportiva.

Gli interni riprendono la stessa caratteristica dell’esterno, molto sportivi, sedili con poggiatesta integrati come le vetture GT, cuciture in risalto con filo fluo che riprende i dettagli esterni, conformazione de sedili molto race, leva del cambio, anche se automatica, molto corta tipica delle vetture da corsa, paddle al volante ( non siamo riusciti a trovare la modalità di cambio in manuale, quindi non ne capiamo l’utilizzo).

L’abitabilità è ottima e il bagagliaio è davvero grande e diviso in 2 zone, quella sotto cove solitamente alloggia la ruota di scorta si è trasformato in un secondo bagagliaio da parecchi litri che rimane molto pratico  per mettere le cose delicate per evitare di schiacciarle con le valigie.

JUKE Kiiro è prodotta in edizione limitata di 5.000 unità in tutta la regione di cui 200 destinate al mercato italiano.
La Kiiro è equipaggiato con un motore turbo benzina che eroga una potenza di 114 CV e una coppia di 200Nm, abbinato di serie a un cambio manuale a sei rapporti e in opzione al cambio automatico a doppia frizione (DCT) con leve del cambio al volante.

Ricca la dotazione di tecnologie per la sicurezza e il comfort, tra cui: frenata di emergenza intelligente con riconoscimento di pedoni e ciclisti, cruise control con comandi al volante, riconoscimento segnaletica stradale e il sistema di avviso e intervento cambio corsia involontario.

Il sistema di infotainment NissanConnect permette ai passeggeri di utilizzare Apple CarPlay® o Android Auto per riprodurre sul Touchscreen integrato da 8” le proprie app preferite. Oltre all’uso delle applicazioni TomTom Maps & Live Traffic, grazie alla compatibilità con Google Assistant e Alexa, JUKE offre un’ampia varietà di comandi, tra cui la possibilità di inviare le destinazioni al navigatore dell’auto tramite il proprio smart device..
Alla guida

Tralasciando tutti quei dettagli estetici che hanno pareri soggettivi e soprattutto che si vedono nelle immagini, vi dico come va.
La vettura non è Plug-in, Mild Hybrif, full Hybrid, ma la vettura è un normalissimo benzina. Guardando la vettura, guardando le gomme, salendoci sopra, trasmette molta sportività, ma una volta accesa… cos’è successo, gli hanno rubato dei cilindri?

La motorizzazione è un ottima motorizzazione da city car, pochi cv, poca coppia e consumi discreti, nulla di più di quello che siamo stati abituati a guidare negli ultimi 10 anni per le vie metropolitane. Con tutta la concorrenza che aumenta le accelerazioni, fa andare in elettrico, questa vettura non è nulla di tutto questo, è rimasta la filosofia di Nissan di vetture pratiche, moderne nelle linee, e soprattutto affidabili nella meccanica, perché a memoria, Nissan è stata una delle prime case che 20 anni fa dava i 5 anni di garanzia e 100.000 km.

E quindi…accendo la vettura, metto il cambio in D, accelero piano, ma la vettura non si muove, accelero di più e la vettura di colpo da un colpo e parte, come se avessi staccato di colpo la frizione, come se avessi un variatore tipo scooter, questo è quello che mi è successo alla prima partenza, allora mi fermo e riprovo, stessa cosa, ebbene si, questa vettura è abituata a scattare al semaforo.

A parte questo impostazione di guida, come ho accennato prima, il resto della spinta del motore non è eclatante, molto tranquillo, quasi da trasmettere difficoltà nelle salite ripide, per non parlare dele rampe dei box. Però questo mio giudizio è offuscato dalla linea e guida sportiveggiante della vettura che se l’avessi provata in un allestimento più City, tutti questi “difetti” sarebbero diventati dei pregi.

Sulle strade cittadine l’assetto risponde bene, è rigido ma non esageratamente, e penso che questa rigidità sia dovuta principalmente dalle gomme d’impronta molto sportiva a spalla bassa.

La visuale attorno è ottima. La posizione di guida offre un’ottima ergonomia e una buona visibilità anche grazie al ritocco sul montante A, che adesso lascia più libera la visuale in fase di svolta.

Uscendo dalla città , inizia il divertimento, la vettura sulle strade tortuose ha un ottima dinamicità, sembra incollata alla strada, reattiva e precisa, una guida che non ha nulla a che vedere con le altre vetture del suo segmento, ha davvero una bella guida, peccato solo per il motore.

Passando in autostrada, dove ho fatto parecchi km, la vettura ha una buona stabilità, ho dovuto fare tratti di austostrada molto ventosi e la vettura è sempre rimasta in carreggiata senza sbalzarmi da una parte all’altra.

Rimanendo nelle velocità da codice i consumi sono discreti, ma si vede che l’autostrada non è il suo terreno. Riassumendo, la vettura è una Crossover compatta di qualità e sostanza, dalle linee molto moderne e sportive (non mi sorprenderebbe se Nissan dovesse riprendere a fare i rally partendo da questa vettura come base)…

Leggi tutti gli articoli della nostra rubrica MOTORI IN DIRETTA a firma di Silvia Terraneo (a questo link la sua pagina Instagram She Motori)

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