A Limbiate (MB) sabato 8 luglio un intero acquapark sarà riservato esclusivamente alle donne musulmane. Il sito che promuove il party garantisce inoltre alle bagnanti di fede islamica l’assenza di palazzi alti nelle vicinanze, il divieto assoluto di fare foto o video all’interno della struttura e la presenza di sole bagnine donne, così da poter uscire dalla vasca “con il burkini senza imbarazzo” e di poter “conciliare la bellezza e l’orgoglio del hijab con il bisogno di svago”.
Il tema è stato ripreso in questi giorni dall’eurodeputata della Lega Isabella Tovaglieri e nelle ultime ore dal suo collega di partito Alessandro Corbetta che in una nota afferma: “Noi siamo per il rispetto fra le varie culture ma questo party, se così può essere definito, va esattamente nella direzione contraria e non aiuta l’integrazione. Fa molto riflettere infatti che le donne musulmane, per poter stare liberamente in costume da bagno, siano obbligate a partecipare a specifici eventi riservati solo a loro, senza uomini, a telecamere di video sorveglianza spente e con il divieto totale di realizzare riprese video e foto. Tutto ciò è molto lontano dalla nostra cultura in cui la donna da tempo è emancipata e libera, mentre eventi come quello organizzato a Limbiate ci riportano indietro di secoli”.
“Condanniamo – prosegue il capogruppo del Carroccio al Pirellone – la scelta di fare business a scapito del rispetto dei nostri valori europei e ci auguriamo che questo tipo di feste non si ripetano e soprattutto che non ci siano altri acquapark o location disposte a ospitare eventi del genere. Sarebbe un bel segnale che a boicottare eventi simili siano proprie le donne islamiche in Italia, dimostrando di essere le prime a volersi emancipare invece che rinchiudersi tra di loro per poter stare in costume da bagno”.
Foto di Stefan Kuhn da Pixabay



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