Giustizia sportiva, il Seregno soddisfatto della sentenza

di Cristiano Comelli – Il giudice sportivo ha deciso: la ragione sta dalla parte del Seregno. Il riferimento è al caso scoppiato per la partita degli Spartans contro il...

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di Cristiano Comelli – Il giudice sportivo ha deciso: la ragione sta dalla parte del Seregno. Il riferimento è al caso scoppiato per la partita degli Spartans contro il Fanfulla.  I lodigiani avevano sollevato una serie di questioni che andavano dal ritardato ingresso in campo al possesso del patentino da parte del neotecnico Carlos Franca. E la giustizia sportiva, interessata delle questioni e dopo averle valutate con attenzione, si è espressa in modo netto.

La soddisfazione del club brianzolo per essersi visto riconoscere la validità delle proprie argomentazioni corre lungo le righe di una nota: “il giudice sportivo smentisce in toto la proprietà del Fanfulla e dà ragione al Seregno, l’allenatore Ciceri (Andrea, tecnico del Fanfulla ndr) – si legge  – è stato squalificato per una giornata ulteriore perché presente nel terreno di gioco (nonostante la squalifica per una giornata che gli era stata comminata dal giudice sportivo, ndr), la partita è stata omologata, nessuna irregolarità all’ingresso del campo da gioco come paventato fantasiosamente dalla squadra di Lodi, nessuna multa per assenza d’acqua negli spogliatoi dal momento che gli ospiti hanno svolto regolare doccia, macchina dell’arbitro danneggiata e sono in corso indagini per risalire ai colpevoli, Carlos Franca regolarmente provvisto di patentino”.

Insomma, ragione su tutta la linea. Il commento del presidente Davide Erba non va per mezze misure ed è improntato alla chiarezza: “ci abbiamo fatto l’abitudine a subire campagne negative da parte di società terze – ha osservato – queste ultime, non ottenendo risultati in campo, pensano di distogliere l’attenzione cercando di colpire goffamente la nostra realtà ma vengono continuamente smentite dai fatti, dispiace che società storiche come il Fanfulla vengano gestite in questa maniera approssimativa da chi pensa di farsi pubblicità ai danni del Seregno”.

Poi l’invito a una parte dell’informazione a “documentarsi prima di riportare notizie false e orchestrate ad arte”.

Foto da Facebook

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