SEVESO – Inaugurata la nuova area giochi inclusiva del Bosco delle Querce che è stata realizzata grazie a un finanziamento di 100 mila euro di Regione Lombardia.
L’area è stata intitolata a un personaggio della storia sevesina magari poco conosciuto ai più, ma che grazie a un suo atto di grande coraggio ha evitato che la tragedia della diossina del luglio di 48 anni fa assumesse proporzioni ancora più gravi.
L’area giochi in legno del Bosco è stata infatti dedicata alla memoria di Carlo Galante. Spiega bene di chi si tratta nel suo libro I Giorni della diossina, Francesco Rocca. L’ex Sindaco di Seveso scrive: “La presenza degli operai addetti a quel servizio aveva evitato un disastro peggiore il sabato 10 Luglio. ‘Sono entrato nel reparto B dove c’è il reattore – mi disse in seguito l’operaio Galante, un uomo massiccio dalle braccia forti – Era pieno di nebbia. Sa che spavento, quando abbiamo sentito il fischio e visto quel getto di vapore che schizzava nel cielo. Con la maschera e in camiciola ho azionato la valvola del raffreddamento, se no veniva fuori tutto’. Se fosse stato preso dalla paura, cosa sarebbe avvenuto?”.
“Ci è sembrato doveroso che in un luogo così significativo come il Bosco delle Querce vi fosse un’area dedicata a un uomo che con un atto di puro eroismo evitò conseguenze probabilmente assai peggiori di quelle poi scaturite in seguito all’incidente dell’Icmesa. A partire da sabato chi si recherà al Bosco delle Querce potrà conoscere la storia di Carlo Galante, dimenticata per troppo tempo ma che nel 2024 è tornata d’attualità prima con la consegna della medaglia d’argento al merito civile e poi con questa intitolazione. Che poi sia proprio l’area dedicata ai bambini assume un significato ulteriore. Loro sono la speranza, loro sono il futuro. Carlo forse pensò anche a loro quando si introdusse nella fabbrica per azionare la valvola di raffreddamento” dice il Sindaco Alessia Borroni.
L’intero parco giochi è in legno massello di robinia al suo stato naturale, stagionato per circa 2 anni. Con le sue forme irregolari, i rami e perfino le radici fa sì che l’area giochi del Bosco delle Querce sia originale e unica, irripetibile altrove. Inoltre le forme fantasiose, non squadrate, ben si inseriscono nel contesto naturale, in perfetta armonia con l’ambiente.
Trovandoci in un parco all’aperto, esposta alle intemperie ma anche all’uso quotidiano dei giovani fruitori, la volontà di realizzare questa area giochi con legno di robinia è dovuta alle sue caratteristiche principali che sono resistenza e robustezza, con valori molto superiori a quelli della quercia.
E’ resistente al taglio, alle sollecitazioni abbinando però elasticità e flessibilità, anche ai funghi e agli insetti parassiti. Il legno di robinia è l’unico utilizzato in Europa per la realizzazione di strutture da gioco per esterno allo stato naturale e senza l’ausilio di sostanze chimiche impregnanti. Per la colorazione dei giochi sono stati utilizzati vernici e oli ecologici a base di erbe e privi di solventi dannosi. I giochi a molla e le sculture più piccole sono verniciati con tinte acriliche all’acqua, selezionando le tonalità di colore più vicine al vero colore del soggetto rappresentato. La lucidatura finale è a base di cera d’api.
La conformazione finale è quella di un grande gioco tematico inclusivo, accessibile anche con sedia a rotelle composto da una lunga rampa d’accesso, diversi ponticelli e rampette di collegamento, una casetta da gioco con tetto a capanna, lavagna con cornice in legno, rete-amaca orizzontale, tre torrette, uno scivolo, casetta a forma di fungo, carrucola per gioco a sabbia, piccole sculture decorative a tema animale. Nell‘area ci sono anche un’altalena a due posti e una altalena a cesto oltre a tre panchine di legno, all’ombra, per nonni e genitori.
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