Polvere bianca legale Sniffy, il produttore francese ha comunicato che non si deve inalare, mentre in Italia è boom in prevendita

Con un comunicato pubblicato nella home del sito ufficiale l’azienda marsigliese che commercializza Sniffy, la polvere bianca legale energizzante, ha ieri fatto sapere che: “A seguito delle polemiche...

1828 0
1828 0

Con un comunicato pubblicato nella home del sito ufficiale l’azienda marsigliese che commercializza Sniffy, la polvere bianca legale energizzante, ha ieri fatto sapere che:

“A seguito delle polemiche suscitate nei media dalla commercializzazione dell’integratore alimentare Sniffy, la cui modalità di assunzione per inalazione farebbe pensare a una presunta istigazione al consumo di cocaina, cosa che Power Factory, l’azienda che commercializza il suddetto prodotto, non ha mai voluto suscitare nella mente del consumatore, privilegiando, al contrario, l’uso per inalazione al fine di accentuare la rapidità dell’effetto energizzante del prodotto. A partire dal 5 giugno 2024, Power Factory non commercializzerà più Sniffy come prodotto per inalazione, ma semplicemente come prodotto per la somministrazione orale”

In Italia la polvere legale si trova già in vendita online con consegna nelle prossime settimane, ma opinionisti e politici hanno ben altro di cui occuparsi in questi giorni e non si trovano ancora in rete dichiarazioni in merito.

Se ne accorgeranno solo quando il primo “Italian” influencer, come è accaduto in Francia, lo consiglierà per migliorare le performance nello studio oppure al lavoro.  Resta comunque il fatto che si tratta di un prodotto legale, paragonabile per composizione agli energy drink in grado di offrire 20/30 minuti di “power”, ma che per le modalità di somministrazione emula la nota sostanza in polvere bianca proibita; alcuni esperti, in Europa, mettono in guardia sul rischio di voler provare poi a passare nella dark zone.

La Francia ha presentato negli scorsi giorni un decreto all’unione europea per chiedere il bando sui prodotti venduti in polvere destinati ad essere consumati per via intranasale. L’idea è che la disputa sia solo all’inizio.

Nel mentre Antonella Soldo, portavoce dell’associazione MeglioLegale, ha depositato al senato negli scorsi giorni oltre 50.000 firme per la proposta di legge di iniziativa popolare “Io Coltivo” che chiede la legalizzazione della coltivazione domestica di cannabis.

Condividi

Join the Conversation