RONCO BRIANTINO – La sua analisi parte da un dato nazionale ma si concentra poi anche sulla realtà particolare: sempre meno persone si recano in Chiesa per assistere alle Messe.
Don Adelio Molteni, parroco di Ronco Briantino, per aprirsi il campo alla disamina snocciola le cifre che emergono dall’Istat: “i dati che si riferiscono al 2022 – spiega – certificano un deciso calo della pratica religiosa, in parte già alto e accentuato dalla pandemia Covid -19, i praticanti assidui sono il 19 per cento della popolazione italiana ed erano il 36 per cento nel 2001, i mai praticanti sono il 31 per cento e nel 2001 erano il 16 per cento, quindi sono praticamente raddoppiati, mentre il restante cinquanta per cento circa frequenta in modo occasionale o discontinuo in occasione dei Sacramenti dell’iniziazione, dei matrimoni e dei funerali”. Dati che inducono don Adelio a mettere insieme alcuni pensieri non privi di preoccupazione.
“Il nostro tempo – scrive – non è più quello di “cristianità” in cui eravamo abituati nel passato, con le sue forme, le sue strutture, i suoi percorsi collaudati che ormai funzionano poco, siamo insomma a un cambiamento d’epoca in cui, anziché cedere al pessimismo, siamo chiamati a un atteggiamento saggio che si lascia interpellare dalla realtà, ancorandoci alle cose essenziali nelle quali trovare gioia e motivazioni”.
Per cose essenziali don Adelio intende quelle “richiamate da papa Francesco nella Messa conclusiva della GMG come cuore della nostra fede in un legame personale che consente di relazionarsi con simpatia nei confronti di tutto e tutti senza cedimenti ma anche senza paure”. (articolo di Cristiano Comelli)



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