Kiron Espace, tre opere esposte a Villa Arconati

Fondazione Augusto Rancilio in collaborazione con la Galleria francese Kiron Espace presenta a Villa Arconati  una selezione di artisti provenienti da paesi diversi accomunati dal tema della Natura....

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Fondazione Augusto Rancilio in collaborazione con la Galleria francese Kiron Espace presenta a Villa Arconati  una selezione di artisti provenienti da paesi diversi accomunati dal tema della Natura.

La collezione Kiron nasce negli anni ’80 del Novecento per sostenere i giovani artisti e dar loro uno spazio e una voce per poter esprimere la propria arte. Una collezione che raccoglie artisti che provengono da vari Paesi del mondo e quindi permette un viaggio attraverso l’arte e le arti.

L’esposizione, che comprende la selezione di un’opera di tre artisti internazionali, accompagnerà l’Apertura al Pubblico 2023 e sarà visitabile con l’acquisto del biglietto d’ingresso alla Villa.
La Natura è il filo conduttore che unisce le opere degli artisti esposti.

• Antoni Taulé, L’Enclair
Antoni Taulé (1945 in Sabadell, Spagna)
Negli anni ’60 è noto per le sue performance e la pittura di strada. Questo suo stile è stato definito “iperrealismo”. I suoi soggetti prediletti sono architetture abbandonate, mentre eccezionalmente in questo dittico ha voluto catturare la potenza distruttiva dei fulmini.
La forza della natura che non può essere fermata.

• Kyung-Ja Shim, Karma
Shim Kyung-Ja (1944 in Corea del sud)
Nella sua opera c’è un richiamo alla tradizione artistica coreana, ma con una vena di innovazione e sperimentazione che verte su un contatto diretto con la natura e l’ambiente circostante. Utilizza l’antica tecnica di stampa dello sfregamento che le ha permesso di creare un campionario naturalistico di trame tratte da differenti superfici naturali e artificiali con cui dà vita a sempre nuove composizioni.

• Jean Luc Guerin, Barjols
Jean-Luc Guérin (1944 a Parigi, Francia)
È un artista che ha sentito il bisogno di realizzare la propria arte in luoghi diversi e per questo ha sempre viaggiato molto e ha continuamente cambiato stile nel corso degli anni, approdando al post-minimalismo francese. Nei suoi quadri rappresenta il rapporto tra uomo e natura ridotto a piccoli segni che annunciano la figura, ma non la definiscono.

I TESORI DELLA “REGIA VILLA” DI CASTELLAZZO
Situata nel cuore verde del Parco delle Groane, a soli 10 km dal centro di Milano e a cinque minuti dal polo MIND, Villa Arconati ha mantenuto miracolosamente intatta la propria identità senza essere inglobata nel tessuto urbano, grazie al fatto di essere di essere nel cuore verde del Parco delle Groane. Tra i più illustri esempi di “villa di delizia” del patriziato milanese, vanta un fascino senza tempo, arricchito da quattro secoli di storia.

Il progetto di ampliamento e ingentilimento del sito, iniziato dal conte Galeazzo Arconati nel 1610, portò il Castellazzo a trasformarsi da semplice casamento di campagna in una delle più ricche e imponenti residenze nobiliari del patriziato, tanto da vantare l’appellativo di “regia villa” già nel Seicento, poiché poteva rivaleggiare in splendore con le residenze dei reali.
Tra i suoi tesori ricordiamo l’imponente scultura classica di Tiberio, del I secolo d.C., un tempo creduta Pompeo Magno – la statua ai piedi della quale, secondo la leggenda fu versa il sangue di Giulio Cesare. Villa Arconati è l’unica residenza del nord-Italia che può vantare una statua romana originale in marmo di queste dimensioni (la scultura è alta quasi tre metri) all’interno delle proprie mura.

Tra le meraviglie conservate nella residenza, i Visitatori potranno ammirare la Sala di Fetonte con il bellissimo affresco dei Fratelli Galliari, gli scenografi che inaugurarono La Scala di Milano, la Sala da Ballo frutto del più fine barocchetto lombardo, la Sala della Caccia che conserva dodici tele datate 1705 del maestro Crivellone, firmate e datate, realizzate ad hoc per la stanza.
Villa Arconati vanta, inoltre, un parco monumentale di ben dodici ettari, che ad oggi è uno dei pochissimi esempi di giardino all’italiana e alla francese conservati in tutta la Lombardia, non avendo subito un ammodernamento “all’inglese” nell’Ottocento, come invece accadde a moltissimi parchi della zona.

Il giardino di Villa Arconati è un luogo incantato con statue classiche, berceaux, fontane i cui giochi d’acqua sono stati realizzati partendo dallo studio diretto del Codice Atlantico di Leonardo, che era un tempo di proprietà di Galeazzo Arconati, il quale lo donò nel 1637 alla Biblioteca Ambrosiana, dove oggi è gelosamente conservato. Notevole è anche il grande parterre, il giardino alla francese sul fronte sud, che grazie al recente restauro è tornato all’’elegante aspetto settecentesco testimoniato nelle incisioni delle “Ville di Delizia” di Marc’Antonio Dal Re.

UNA DOMENICA A VILLA ARCONATI
Qual è il modo migliore di visitare Villa Arconati? Pensare di viverla come gli Ospiti dell’aristocrazia milanese in visita nel Settecento, “alla corte” di Giuseppe Antonio Arconati!
Ecco perché il biglietto d’ingresso è sempre giornaliero, ossia consente di rimanere alla Villa anche per l’intera giornata, per chi lo desidera. I visitatori possono scegliere una visita libera del complesso, supportati dalla mappa consegnata gratuitamente all’ingresso e dai pannelli esplicativi che si trovano negli ambienti più rappresentativi del Palazzo e del Giardino; oppure possono optare per una visita guidata, accompagnati dalle guide FAR, che mettono a disposizione ogni domenica le proprie conoscenze e soprattutto la propria passione per questo luogo ricco d’incanto.

Nel Giardino sono numerose le panchine in pietra dislocate in diversi punti, perché anticamente i nobili Ospiti in visita passavano gran parte della giornata nel parco, godendo della frescura dei berceaux, degli scherzi e giochi d’acqua, del delizioso succo degli agrumi unito al ghiaccio dell’antica Ghiacciaia per rinfrescanti sorbetti.
Un tempo nel giardino si trovavano anche animali selvatici, nel Serraglio dei cervi, e uccelli esotici come gli struzzi. Oggi, sul fondo del parterre, i Visitatori troveranno la nostra Casetta incantata nel bosco, che ospita la famiglia dei nostri pavoni.

Il Palazzo, privo degli antichi arredi, è ricchissimo di storia e delle “storie” narrate dalle sontuose decorazioni, frutto del più fine stile barocchetto lombardo. Oltre ad una visita per godere degli imponenti affreschi a trompe l’oeil, degli stucchi e delle dorature, delle quadrature e degli sfondati prospettici che aprono su cieli sereni dipinti, sarà possibile vivere alcuni ambienti proprio come gli antichi Ospiti: gustando un delizioso Lunch nella Sala Rossa, oppure sorseggiando un tè o una bevanda rinfrescante sotto il loggiato.

UN PERCORSO DI VISITA GUIDATA TUTTO NUOVO
La Visita Guidata 2023 avrà un percorso totalmente rinnovato, che consentirà ai Visitatori conoscere l’evoluzione storica dal Castellazzo Medievale alla più sontuosa tra le “ville di delizia” del patriziato milanese, seguendo la narrazione delle vicende degli antichi Proprietari dal Seicento fino al XX° secolo: nell’arco di 90 minuti circa sarà possibile visitare gli ambienti più rappresentativi della Villa e del Giardino, accompagnati dalle nostre appassionate Guide volontarie.

VILLA ARCONATI| APERTURA AL PUBBLICO 2023
Ogni domenica dal 26 marzo al 10 dicembre 2023
orari d’apertura 11.00 – 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00)

Tariffe:
Ingresso intero € 10,00
Ingresso ridotto € 7,00 (ragazzi da 11 a 17 anni e persone diversamente abili)
Gratuito per ragazzi fino a 10 anni ed accompagnatori di persone diversamente abili

Visita guidata € 6,00 + biglietto d’ingresso
Si consiglia l’acquisto del biglietto on-line sul sito www.villaarconati-far.it

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