La miopia è uno dei difetti visivi più comuni al mondo (basti pensare che interessa il 25% circa della popolazione italiana), ma negli ultimi decenni la chirurgia refrattiva ha rivoluzionato la correzione di questo problema, permettendo a milioni di persone di ridurre o eliminare la dipendenza da occhiali e lenti a contatto.
Il laser occhi miopia, infatti, è oggi una delle procedure più sicure e diffuse al mondo, ma non tutti i pazienti sono candidati ideali e non tutte le condizioni cliniche garantiscono lo stesso risultato: per comprendere davvero quali fattori incidano sul successo di un trattamento laser occorre analizzare diversi elementi che vanno dalla stabilità del difetto visivo alla salute della cornea, dall’età del paziente alle sue abitudini di vita.
Tra le condizioni fondamentali per procedere con l’intervento laser per la correzione della miopia troviamo:
- Relativa stabilità del difetto visivo: se la miopia continua a peggiorare nel tempo non può essere corretto in modo definitivo, perché il rischio è che dopo l’intervento la visione torni a deteriorarsi. Per questo motivo gli specialisti raccomandano che la miopia sia abbastanza stabile;
- Spessore e qualità della cornea: che deve essere sufficiente a garantire la sicurezza del rimodellamento laser. Cornee troppo sottili o con irregolarità possono rendere l’intervento rischioso o meno efficace.
- Presenza di altre patologie oculari: il cheratocono o la sindrome dell’occhio secco, possono influenzare la possibilità di sottoporsi al trattamento e inficiare la qualità del risultato.
- Età del paziente: i giovani sotto i 18 anni non sono candidati perché il difetto visivo non è ancora stabilizzato, mentre oltre i 40 anni la comparsa di presbiopia può rendere necessaria una valutazione più complessa.
- Le abitudini di vita: chi pratica sport intensi o attività che richiedono una visione dinamica può trarre grande beneficio dal laser, ma deve essere valutato attentamente per ridurre al minimo i rischi di complicanze.
- La tecnologia impiegata è un altro fattore determinante: negli ultimi anni si sono sviluppate diverse tecniche, dalla PRK alla LASIK fino alla più recente SMILE, ciascuna con caratteristiche specifiche in termini di recupero, precisione e comfort post-operatorio. La scelta della tecnica più adatta dipende dalle condizioni oculari individuali e dalla valutazione dello specialista.
In questo contesto, il ruolo dei centri di eccellenza è decisivo: il Gruppo Refrattivo Italiano rappresenta un esempio di riferimento in Italia, grazie a un’equipe di professionisti con competenze diversificate e all’impiego di macchinari d’avanguardia che consentono di personalizzare ogni trattamento. La differenza è proprio nell’approccio su misura: ogni paziente viene seguito dall’inizio, con una visita oculistica approfondita e test diagnostici avanzati, fino al post-intervento, con controlli programmati nei mesi successivi per monitorare la stabilità del risultato e la salute dell’occhio.
Questo percorso integrato riduce i rischi, aumenta la sicurezza e garantisce un recupero visivo ottimale. Non si tratta quindi di un intervento standard, ma di una vera e propria strategia terapeutica personalizzata che tiene conto delle caratteristiche anatomiche e funzionali di ciascun occhio, delle esigenze quotidiane e delle aspettative del paziente.
In definitiva, le condizioni che fanno davvero la differenza nel trattamento laser della miopia non sono solo legate alla tecnologia, ma alla combinazione di fattori clinici, diagnostici e organizzativi: stabilità del difetto, salute corneale, età, stile di vita, scelta della tecnica e qualità del centro a cui ci si affida. È proprio questa sinergia che consente di trasformare un intervento chirurgico in un percorso di cura completo, capace di restituire una visione nitida e duratura, migliorando la qualità della vita in modo significativo.


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