Monza-Carrarese, Bianco: “Vittoria mai in discussione, ora testa al Modena”

MONZA – Vittoria con due dediche. Il tecnico del Monza Paolo Bianco esordisce in conferenza stampa nel dedicare il 4-1 rifilato dai suoi alla Carrarese spedendolo idealmente in segno...

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MONZA – Vittoria con due dediche. Il tecnico del Monza Paolo Bianco esordisce in conferenza stampa nel dedicare il 4-1 rifilato dai suoi alla Carrarese spedendolo idealmente in segno di vicinanza al calciatore Armando Izzo che ha di recente perso il figlio di pochi mesi suo e di Raffaella Fico e alla responsabile della comunicazione della società biancorossa Daria Nicoli per la scomparsa del padre.

“Non so se si tratti della vittoria più bella – afferma- ma sicuramente non è mai stata in discussione. Non dobbiamo lasciarci condizionare dagli episodi arbitrali. Siamo stati sfortunati con la classe arbitrale, andiamo avanti contro tutto e tutti, siamo la sola squadra senza un rigore a favore e contro la Carrarese ci poteva essere concesso”.

Bianco proietta la sua attenzione alla partita con il Modena che potrà dire molto sulle ambizioni della squadra biancorossa di compiere il salto di categoria per riapprodare alla massima serie: “Contro il Modena troveremo una squadra arrabbiata e desiderosa di riscattare le due sconfitte di fila che ha subito – dice – è ben allenata e ha giocatori di prospettiva, sarà una partita piacevole con una buona cornice di pubblico”.

Bianco riserva apprezzamenti a Venezia e Frosinone, affermando di quest’ultimo che “sta stupendo un po’ tutti”. E riserva i complimenti a Birindelli, autore di una doppietta: “Se questa squadra continuerà a esprimersi in questo modo – aggiunge- è anche e specialmente per coloro che giocano poche partite o nessuna”.

Sull’uscita di Keita per sostituzione è categorico: “Se non era contento di uscire si fa quello che dico io, in queste condizioni fa la differenza ma non è sempre così in forma, che non sia contento ci sta”. Proseguendo la sua disamina individuale, invita a capire meglio il valore di Colombo che “ha caratteristiche diverse da quelle di Pessina e Obiang”. (articolo di Cristiano Comelli)

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