Strage silenziosa, 171 morti sul lavoro in Lombardia

Un bollettino di guerra che non accenna a placarsi. In Lombardia, nel 2024, sono state 171 le persone a perdere la vita sul lavoro. Un dato sconcertante che...

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Un bollettino di guerra che non accenna a placarsi. In Lombardia, nel 2024, sono state 171 le persone a perdere la vita sul lavoro. Un dato sconcertante che dipinge un quadro allarmante sulla sicurezza nei luoghi lavorativi.

“Un’emergenza nazionale” così Eloisa Dacquino, Segretaria Confederale UIL Lombardia, definisce questa drammatica situazione. “Nonostante le denunce e le proteste, il numero di vittime continua a salire. È come se assistessimo a una strage silenziosa, giorno dopo giorno”.

Costruzioni nel mirino: Il settore delle costruzioni si conferma il più a rischio, con un numero di incidenti mortali in costante aumento. “La patente a crediti e le altre misure messe in campo non stanno funzionando”, tuona Dacquino. “Serve un cambio di passo radicale, con investimenti mirati sulla formazione e controlli più rigorosi”.

Le richieste della UIL: il sindacato chiede a gran voce un piano d’azione nazionale per la sicurezza sul lavoro, con misure concrete e immediate. Tra le richieste:

Più formazione: investimenti massicci per formare adeguatamente i lavoratori.
Più controlli: aumento dei controlli nei luoghi di lavoro e sanzioni più severe per le aziende che violano le norme.
Più personale: assunzione di personale qualificato per i servizi di prevenzione e controllo.
“Non possiamo più permetterci di perdere vite umane inutili”, conclude Dacquino. “È ora che le istituzioni prendano coscienza della gravità della situazione e agiscano di conseguenza”.

Un appello accorato che si leva da una regione che sembra non riuscire a fermare questa emorragia di vite. Ogni numero, ogni nome, è una storia di dolore e di speranza tradita.

Foto di LEEROY Agency da Pixabay

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