RENATE – Ambizione e voglia di mettersi al lavoro. Per assicurare al Renate un campionato ad alta voce. Il nuovo tecnico Massimo Pavanel si è presentato ai tifosi e alla famiglia nerazzurra.
“E’ una realtà che ho sempre guardato con attenzione da lontano – spiega – interessante e sempre in grado di fare bene con allenatori molto bravi, è sempre stata una squadra difficile da incontrare ed è per me un onore poterla allenare, qui si fa davvero del calcio e con quella leggerezza che bisogna avere”. Pavanel vorrebbe un Renate che fosse a immagine e somiglianza del suo simbolo, la pantera.
“La pantera – aggiunge – è detta il fantasma della foresta per la sua capacità di mimetizzarsi e colpire al momento giusto, ecco, vorrei che il Renate fosse così”.
La squadra sta per raggiungere il ritiro di Serina dove effettuerà una preparazione per una decina di giorni per approcciarsi nel modo migliore alla stagione ufficiale. Intanto la rosa si è rafforzata con una serie di acquisti.
Dalla Primavera del Frosinone arriva il difensore centrale Gabriele Bracaglia che ha disputato con i ciociari 54 partite e realizzato nove reti. Centrocampista è invece Matteo Gasperi che è cresciuto nel settore giovanile del Cesena e ha un’ampia esperienza tra i professionisti nelle file di Fermana, Fano, Sudtirol, Virtus Verona, Legnago Ancora e Monterosi.
Tra i pali ecco Francesco Ombra, classe 2002, proveniente dal Follonica Gavorrano, formazione toscana di serie D dove ha disputato 82 partite trenta delle quali mantenendo la sua porta inviolata.
Alla corte di Pavanel è arrivato anche il terzino sinistro Luca Munaretti che ha disputato 37 gare con la Virtus Verona, già avversaria delle pantere la scorsa stagione, e ha raggiunto i quarti di finale dei playoff. Esperto trequartista classe 1992 è Michele Currarino che ha disputato in serie B ventidue gare con la casacca della Virtus Entella ed è poi passato al Fiorenzuola dove ha totalizzato 52 presenze con tre reti e quattro assist.
Portiere classe 2001, sarà a disposizione di Pavanel anche Mattia Fallani, cresciuto nel vivaio della Fiorentina e reduce da esperienze in Recanatese, Grosseto e Palermo. (articolo di Cristiano Comelli)
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