Lissone, restaurato il campanile della Chiesa Prepositurale

LISSONE – Per un lavoro appena terminato, un altro che si appresta a cominciare. Don Tiziano Vimercati annuncia con soddisfazione l’ultimazione dei lavori di restauro del campanile della...

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LISSONE – Per un lavoro appena terminato, un altro che si appresta a cominciare. Don Tiziano Vimercati annuncia con soddisfazione l’ultimazione dei lavori di restauro del campanile della chiesa prepositurale. E, al contempo, annuncia l’avvio dell’intervento conservativo per la chiesa dell’Addolorata.

Nel primo caso osserva che “finalmente, anche se con troppo ritardo, sono terminati i lavori di restauro del campanile che, con l’Angelo d’oro, issato in cima, possiamo considerare il simbolo della nostra città, qualcosa che appartiene a tutti”.

A un filo di amarezza per il dilatarsi dei tempi di esecuzione degli interventi don Tiziano contrappone la soddisfazione per quello che ritiene “un lavoro ben fatto , sia come messa in sicurezza sia come qualità artistica dell’intervento conservativo”.

E sventola la bandiera della felicità nell’aggiungere che “le campane hanno ripreso a suonare scandendo i momenti significativi della vita della comunità e delle singole persone”. Non rinuncia però a esprimere il dispiacere per quanti “avrebbero preferito rimanessero sempre in silenzio”. Ad affacciarsi alla porta adesso sono i lavori per la chiesa dell’Addolorata: “infiltrazioni d’acqua dal tetto e dalle pareti – spiega don Tiziano – hanno causato parecchi danni, anche le decorazioni saranno ripulite”.

L’intervento di restauro ha obbligato a sospendere le celebrazioni in chiesa dal 6 giugno. Novità di peso anche sul fronte di un’altra questione di peso, quella relativa al cinema Myriam.

“Ottenute le necessarie autorizzazioni- specifica il parroco della chiesa lissonese – tra poco inizierà la demolizione, è in disuso da tantissimo tempo”. E nell’esprimere il suo dispiacere per “un pezzo di storia locale che se ne va” sottolinea però come la decisione di procedere a demolirlo fosse “inevitabile”. “Avremo a disposizione – conclude – una vasta area che dovrà essere valorizzata nel migliore dei modi, rispondendo ai bisogni e alle necessità della comunità cristiana e civile”. (articolo di Cristiano Comelli) 

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