eID europeo, cosa è e perché può cambiare il modo di giocare in Europa

La Commissione Europea punta forte sullo sviluppo digitale nell’ambito della fornitura di servizi pubblici e privati online, gettando così le basi per quella che viene definita Identità Digitale...

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La Commissione Europea punta forte sullo sviluppo digitale nell’ambito della fornitura di servizi pubblici e privati online, gettando così le basi per quella che viene definita Identità Digitale Europea. Uno SPID dal respiro più ampio, l’eID, strumento che nasce per creare standard di accesso e sicurezza a livello europeo nell’identificazione online degli individui, nella fornitura di servizi e nelle transazioni digitali.

Una grande innovazione per tutti i cittadini comunitari, che potrebbero così avere un portafoglio di documenti in formato digitale, per accedere a servizi online in modo rapido. Le tre caratteristiche chiave sono legate ai concetti di disponibilità, utilizzo e controllo da parte degli utenti.

L’eID potrebbe garantire grossi benefici a tutti i settori, in particolare a quello del gioco online e del betting, così come confermato dall’European Gaming and Betting Association (EGBA). A beneficiarne sarebbero i tanti operatori online che, come 888Casino, vendono i loro servizi agli utenti. L’integrazione del sistema di identità digitale nelle piattaforme di scommessa online potrebbe garantire agli operatori di ridurre tempi e costi di gestione, offrendo un livello di protezione maggiore per tutti gli utenti.

Sono tanti i punti positivi che apporterebbe un eID europeo. Tra tutti la standardizzazione dei metodi di verifica, aspetto complesso a livello di gestione. Subito dopo eliminerebbe il problema del gioco minorile, azzerando le possibilità per i minori di collegarsi a qualsivoglia portale. Altri aspetti non secondari sarebbero garantiti: la protezione contro il gioco illegale, sempre più penetrante, e la riduzione delle frodi informatiche, in drammatico aumento anche durante e dopo il periodo di lockdown dovuto alla pandemia. L’EGBA allora si è espressa a favore: c’è necessità di un processo unico di identificazione per il gambling europeo.

La CE ha posto come obiettivo l’adozione dell’eID da parte dell’80% della popolazione entro il 2030. Una scelta che sconvolgerebbe il modo di giocare oggi in voga in Europa. Perché consentirebbe la verifica immediata della propria identità, una maggiore sicurezza delle transazioni e un indice di protezione degli accessi sensibilmente più elevato.

Si porrebbe il problema della privacy, tema molto sentito dai giocatori e degli utenti. Nel gioco online un sistema come quello pensato per l’eID garantirebbe maggior sicurezza per gli utenti, la standardizzazione delle procedure e il controllo da parte degli organi governativi preposti.

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