Scarpette rosse comasche agli Arcimboldi con l’Accademia Ucraina di Balletto

Dal 19 al 21 Gennaio, il Teatro degli Arcimboldi di Milano, situato nel cuore del quartiere Bicocca, apre le porte all’Accademia Ucraina di Balletto per riproporre due balletti,...

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Dal 19 al 21 Gennaio, il Teatro degli Arcimboldi di Milano, situato nel cuore del quartiere Bicocca, apre le porte all’Accademia Ucraina di Balletto per riproporre due balletti, che nel 2017 hanno avuto un grande successo di pubblico: “Don Quixote” e “Biancaneve e i sette nani”.

L’occasione è unica per poter ammirare giovani talenti comaschi – Anna Sofia Vergani, Elisa Filippetta, Francesca Fasana, Carola Turrin e Ramon Agnelli – i quali si esibiranno accanto a ballerini di livello internazionale come Alina Nanu e Ondrej Vinklat (primi ballerini del Teatro dell’Opera di Praga), Nadeja Scepaciova (ex prima ballerina dell’Opera della Moldavia ed oggi docente dell’Accademia) e Genadij Zhukovskij (primo ballerino del teatro dell’Opera di Vilnius).

Le giovani speranze del mondo della danza comasca frequentano rispettivamente il primo anno Anna Sofia Vergani, Elisa Filippetta il secondo anno, Francesca Fasana il quarto anno, Ramon Agnelli il settimo anno e Carola Turrin l’ottavo anno. Caterina Calvino Prina è l’infaticabile direttrice dell’Accademia Ucraina di Balletto. Ascoltarla e vederla nella scuola attorniata dai ragazzi e dalle ragazze, fa comprendere perché sia riuscita a far nascer una collaborazione con l’Istituto delle Suore Marcelline di via Quadronno, situato nel cuore di Milano, dove le ragazze che si iscrivono all’Accademia trovano, non solo una grande professionalità negli insegnamenti della danza classica, ma anche una grande apporto dal punto di vista scolastico. Infatti le suore Marcelline, da sempre votate all’insegnamento e all’educazione in senso lato, non potevano ignorare questa grande opportunità che Caterina Calvino Prina era in grado di offrire a quei ragazzi e ragazze che amano il mondo del balletto.

Le prove dei balletti Don Quixote e Biancaneve e i sette nani, alle quali abbiamo avuto la possibilità di assistere, mostrano un lato dello spettacolo, molto spesso ignorato da chi è un semplice spettatore. La danza classica è un mondo fatto di fatica, sacrificio e impegno, che ogni giorno i ballerini e le ballerine devono saper affrontare, ma è soprattutto una continua lotta nell’imparare a superare i propri limiti. Durante le prove, i ragazzi e le ragazze, ripetevano i passi o volteggiavano non mostrando mai la fatica che non doveva apparire, anzi impegnandosi a sorridere. Per uno spettatore è quindi difficile capire quanta fatica e lavoro esista per raggiungere la perfezione spesso richiesta anche dal più piccolo e singolo gesto o passo. Insomma la regola ferrea del ballerino è non mostrare la fatica. Dal che si può intuire il genere di impegno e sofferenza che sotto vi si cela. Quando le luci del palco del teatro Arcimboldi si spegneranno, domenica 21 Gennaio, probabilmente paura, angoscia, stanchezza saranno dimenticati sia dai giovani lariani, sia, tanto più, dai loro colleghi ormai all’apice della fama internazionale. Per chi avrà modo di vederle danzare pronostichiamo qualche emozione. Il connubio tra bella musica e valenti ballerini non dovrebbe riservare brutte sorprese.  (articolo di Donatella Salambat) 

 

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