La cerimonia eucaristica della 91ª Adunata nazionale degli Alpini si è aperta con il saluto di monsignor Tisi che ha ricordato come gli alpini ci siano sempre al momento del bisogno e, in una società dominata dall’individualismo e dalla competizione, sappiano insegnare il rispetto e la fratellanza. “Gli alpini fanno vincere il bene sul male, sanno vincere la paura per soccorrere quelle altrui.
“Lo fanno ovunque ci sia bisogno di loro, nelle situazioni di emergenza e difficoltà, salvando vite, al servizio degli alti” – ha detto durante l’omelia monsignor Santo Marcianò, annunciando che anche papa Francesco domattina saluterà durante l’Angelus gli alpini e la città di Trento da piazza S. Pietro in Vaticano.
“L’Adunata mette al centro questa voglia di incontrarsi senza confini di spazio, provenienza, età, ha un significato importante, invocando la pace e l’unione tra popoli. Gli alpini ci insegnano a stare insieme attraverso la semplicità più vera, lo spirito di solidarietà e il loro senso d’appartenenza. Sapete scaldare i cuori. Continuate ad essere fieri di questo. Il vostro è un messaggio rivoluzionario”.
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