Tre piccoli falchi nati in cima a Palazzo Pirelli

La schiusa delle tre uova dei falchi Giò e Giulia dopo 30 giorni di attesa collettiva, seguita tramite una webcam posta sul nido a 125 metri nel sotto...

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La schiusa delle tre uova dei falchi Giò e Giulia dopo 30 giorni di attesa collettiva, seguita tramite una webcam posta sul nido a 125 metri nel sotto tetto del grattacielo Pirelli ha avuto inizio proprio la domenica di Pasqua. Nelle ore pomeridiane si è visto comparire un piccolo foro sulla sommità di una delle tre uova, foro che si è allargato lentamente mostrando all’interno il movimento stupefacente di un piccolo becco. Il miracolo della vita in diretta web!

falchi pirelli

In realtà l’intero processo che precede alla schiusa delle uova era iniziato da alcuni giorni ed è una sequenza di eventi straordinari: il pullo (così vengono definiti i piccoli dei rapaci) deve iniziare a respirare con i suoi piccoli polmoni, assorbire il sacco del tuorlo e quindi schiudersi. Sul bordo superiore del becco c’è una piccola sporgenza aguzza (che sparirà lentamente dopo la schiusa) che fora la membrana più interna della camera d’aria dell’uovo. Quando il becco si trova nella camera d’aria il piccolo riesce finalmente a respirare l’aria lì presente e inizia a pigolare, continuando a picchiettare con il becco sulla parete del guscio che, lentamente, inizia a cedere. Da prima la superficie del guscio appare rialzata, gradualmente si forma poi un foro da cui si vede il becco stesso. Da questo momento possono passare anche 24 ore prima della schiusa.

falchi pirelli

Giò e Giulia con il loro comportamento hanno mostrato ben prima della schiusa che qualcosa stava per succedere: molto più attivi del solito hanno iniziato a ruotare e spostare frequentemente le uova. Le uova sono state deposte il 10, 12 e 14 marzo ma Giulia ha iniziato a covarle solo dopo aver deposto l’ultimo perché è importante che tutte schiudano in un breve spazio di tempo, per evitare differenze di crescita eccessive tra i pulli. E così è stato: oggi le immagini del nido ci hanno mostrato tre soffici pulli bianchi amorevolmente imboccati da Giulia.

Purtroppo il continuo spostamento e rotazione delle uova prima della schiusa ha fatto si che si trovassero fuori dal campo di registrazione della webcam (http://mediaportal.regione.lombardia.it/#/live/3925) proprio quando più avremmo voluto essere spettatori incantati di questo spettacolo meraviglioso della natura. Ma questo fa sì dell’imprevedibilità della natura. Comunque ci siamo persi poco, dopo la schiusa i pulli sono stanchi e leggermente deformi per essere stati compressi a lungo nell’uovo. Hanno bisogno di diverse ore di riposo durante le quali il primo piumino si asciuga e diventa vaporoso. Nel corso dei primi tre giorni i loro muscoli diventano via via più tonici e i pulli, all’inizio flosci e inermi, diventano subito vigili, in grado di rimanere seduti e chiedere cibo ai genitori.

Ora per Giò e Giulia inizia il faticoso compito di allevarli e di procurare per loro cibo in sufficienza perché crescano tutti e tre forti. Per noi inizia una meravigliosa opportunità di osservarli, vederli crescere giorno dopo giorno e imparare molto sul comportamento degli animali selvatici in natura. (Testo e immagini a cura di Patrizia Cimberio)

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