Cadaver Lab, al San Gerardo specialisti da tutta Italia

Specialisti da tutta Italia all’ospedale San Gerardo di Monza per il Cadaver Lab, il primo corso a livello nazionale di dissezione anatomica che mette in risalto le criticità delle vie chirurgiche...

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Specialisti da tutta Italia all’ospedale San Gerardo di Monza per il Cadaver Lab, il primo corso a livello nazionale di dissezione anatomica che mette in risalto le criticità delle vie chirurgiche ortopediche.

Per tre giorni consecutivi l’ospedale San Gerardo ha ospitato un corso dedicato alle criticità chirurgiche nelle vie di accesso della chirurgia ortopedico-traumatologica con numerosi specialisti di riferimento.

L’obiettivo del corso è stata la creazione di un percorso formativo tale da permettere la standardizzazione delle vie di accesso ai diversi distretti anatomici oltre allo studio e all’identificazione delle strutture vascolo-nervose più a rischio.

Ad organizzare il percorso il prof. Giovanni Zatti, Direttore della Clinica Ortopedica dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e il dott. Massimo del Bene, Direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia plastica e della mano, coadiuvati dai dottori Stefano Guerrasio e Antonio Peri di Caprio.

“L’impostazione generale del metodo di lavoro – spiegano i direttori del corso – ha voluto stimolare l’interazione e il coinvolgimento dei colleghi che parteciperanno alle lezioni, attraverso il confronto e lo scambio di esperienze. Si riconosce pari dignità sia al lavoro teorico di concettualizzazione che a quello pratico di sperimentazione e di dissezione anatomica su cadavere”.

Oggetto di studio su preparati anatomici: gli arti superiori, spalle, braccia, gomiti, avambracci, polsi, mani e quelli inferiori, cosce, ginocchia, gambe, caviglie, piedi su cui si sono svolte le esercitazioni pratiche con l’esecuzione di vie d’accesso diverse e la ricerca di strutture critiche.

“La formazione continua – ha dichiarato il Direttore Generale della ASST di Monza Matteo Stocco – è una parte importante e rientra tra le attività fondamentali in quanto permette ai nostri professionisti di essere sempre aggiornati ad affrontare le innovazioni nelle loro discipline di appartenenza, in questo caso quelle neuro-vascolari.”

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