Milk Day: anche a Monza scuole al sapor di latte

Venerdì 1° Giugno, World Milk Day della FAO: la pausa di metà mattina per le scuole elementari di Milano e Monza si riempie di salute, con fiumi di latte...

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Venerdì 1° Giugno, World Milk Day della FAO: la pausa di metà mattina per le scuole elementari di Milano e Monza si riempie di salute, con fiumi di latte nelle merende. L’iniziativa realizzata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi fa parte del progetto nazionale “Programma latte nelle scuole”, finanziato dall’Unione Europea e promosso dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e da Unioncamere.

Scuole: oltre 50 a Milano con 500 classi e circa 15 mila bambini. Quasi mille i bimbi coinvolti a Monza. Il progetto comporta l’adesione volontaria delle scuole elementari, fornendo le linee guida agli insegnanti, che diventano educatori sul valore del latte.

Circa 35 mila kg tra latte e latticini sono stati distribuiti a 15 mila bambini delle scuole elementari per la pausa dell’ultimo mese, 17 mila litri di latte (circa 18 mila kg), 12 mila kg di yogurt e 2mila e 500 kg. di formaggio grana, è la quantità di merende della salute distribuite a 15 mila bambini a partire da inizio aprile.

A Monza sono stati distribuiti 660 litri di latte (diventeranno mille e 200) , 440 kg di yogurt (saranno alla fine 600) e 88 di formaggio(in totale saranno 141). La merenda salutare nelle scuole: per 12 volte a base di latte e yogurt (o latte e formaggio).

Nel progetto educativo ogni bambino riceve per 12 volte un bicchiere di latte associato una volta allo yogurt e una volta con il formaggio grana padano. Entro la fine della scuola, nelle prossime settimane, per proseguire con le buone abitudini, ci sarà per tutti il cestino da portare a casa, che contiene mezzo litro di latte e due yogurt.

Entro la fine dell’anno scolastico saranno distribuiti 31 mila litri di latte (pari a 33 mila kg), 16 mila kg di yogurt e 4 mila kg di formaggio, per un totale di 53 mila kg.

L’iniziativa realizzata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi fa parte del progetto nazionale “Programma latte nelle scuole”, finanziato dall’Unione Europea e promosso dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e da Unioncamere.

Scuole, oltre 50 a Milano con 500 classi e circa 15 mila bambini. Quasi mille i bimbi coinvolti a Monza. Il progetto comporta l’adesione volontaria delle scuole elementari, fornendo le linee guida agli insegnanti, che diventano educatori sul valore del latte.

È centrale il ruolo della scuola come promotore di abitudini alimentari corrette. Ogni bambino ha ricevuto 20 porzioni di latte, yogurt o formaggio. O 2 porzioni a settimana o 4 a settimana. Il latte è stato consegnato fresco ogni giorno, yogurt e formaggio nei contenitori isotermici box di polistirolo, per poterli distribuire anche il giorno dopo. Distribuito anche un questionario a mamme e papà per conoscere le abitudini nel consumo di latte e latticini dei bambini in famiglia.

La Lombardia si conferma regina del latte Made in Italy, con una produzione che supera il 40% del totale nazionale mentre cresce l’export lombardo di prodotti caseari nel mondo, +11% tra 2016 e 2017, 1,2 miliardi per la regione.

La Lombardia si conferma regina del latte Made in Italy, con una produzione che supera il 40% del totale nazionale, oltre 4 mila imprese collegate alla produzione e alla distribuzione specializzata sulle 41 mila attive a livello italiano (secondo i dati della Camera di commercio sulle sedi di impresa attive al 2017). Nell’ultimo anno, il settore tiene a livello regionale (-0,8%) rispetto al dato italiano (-2,5%): in particolare, cresce a Bergamo (+5%), resta stabile a Brescia, Como e Milano.

In forte aumento gli agenti del settore, oggi 297 in Lombardia (+30% in cinque anni) su quasi 2 mila in Italia (+23%). Prime per numero di imprese le province di Brescia e Mantova, con oltre 800 attività, seguite da Sondrio con oltre 700, Cremona, Milano e Bergamo con quasi 500. Sono quasi 7 mila, invece, gli addetti operanti in Lombardia nei settori specializzati legati al latte su un totale nazionale di 55 mila: prime Mantova e Brescia con oltre mille, poi Sondrio e Milano con circa novecento, Cremona con oltre 800, Bergamo con circa 700.

Cresce l’export lombardo di prodotti caseari nel mondo, +11% tra 2016 e 2017, oltre 113 milioni di euro in più in un anno. La Lombardia è la regione che esporta di più in Italia, da sola incide per il 37% delle esportazioni nazionali, 1,2 miliardi su 3,2 miliardi, seguita dall’Emilia Romagna con 792 milioni, +12% secondo l’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Istat al 2017 e 2016.

È Lodi la regina delle esportazioni lombarde di latte e formaggi, con 297 milioni di euro, il 25% regionale, in crescita del 41% pari a 86 milioni di euro in più. Vengono poi Mantova (266 milioni), Cremona (200 milioni) e Brescia (156 milioni). Bene anche l’import, +15%, che ha come destinazione soprattutto Lodi (367 milioni), Milano (315 milioni) e Brescia (226 milioni).

I prodotti lombardi vanno soprattutto in Unione Europea (894 milioni su 1,2 miliardi), poi in Estremo Oriente (71 milioni) e America del Nord (53 milioni) anche se tra 2016 e 2017 raddoppia l’export verso l’Africa settentrionale (da 14 a 31 milioni).

Quasi la totalità delle esportazioni lodigiane si dirige verso l’Unione Europea mentre è Mantova la regina dell’export verso Africa del Nord e Medio Oriente. Milano esporta soprattutto verso i Paesi europei non UE, Cremona verso Stati Uniti e Canada e Bergamo in Asia orientale e America centro meridionale.

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