Il fascino e il mistero dei Templari arrivano al Pirellone

Il mistero e il fascino della storia dei Templari arrivano a Milano grazie a una conferenza organizzata dal gruppo della Lega Nord e dallo studioso e scrittore brianzolo...

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Il mistero e il fascino della storia dei Templari arrivano a Milano grazie a una conferenza organizzata dal gruppo della Lega Nord e dallo studioso e scrittore brianzolo Alessio Varisco. Giovedì 23 marzo 2017 alle ore 17,30 si svolgerà infatti presso la prestigiosa Sala Gonfalone di Palazzo Pirelli di Milano il convegno “I Templari e la Croce di San Giorgio” per presentare a 703 anni dal rogo di fra’ Jacques de’ Molay la vicende processuali ai Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis e l’assoluzione con formula piena ai Templari dell’Alta Italia ad opera del Beato Rainaldo da Concorezzo. Modererà il capogruppo regionale del Carroccio, Massimiliano Romeo.

Il professore Alessio Varisco, direttore della collana cavalleresca di Edizioni Effigi che ha recentemente ricevuto la distinzione onorifica di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, parlerà della Domus Templi milanese, di cui resta il toponimo in “via della Commenda” ove oggi sorge il Policlinico, e in particolare le diverse caserme-convento passate ai Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme, di Cipro, di Rodi e di Malta con particolare riferimento all’hospitium di “Castel Negrino” e “villa Commenda” ad Aicurzio costruite dal primo Minister Templi –fra’ Dalmazio da Verzario- di Lingua Italiana che proveniva da quelle aree.

templari milano
i Templari e la Croce di San Giorgio: convegno a Milano

Il Pirellone, sede del Consiglio della Regione Lombardia, ospiterà inoltre un approfondimento con la Dottoressa Chiara Benedetta Rita Varisco, giurista, riguardante le vicende processuali sui Cavalieri del Tempio in Europa.

Un’occasione da non perdere per il legame tra San Giorgio Megalomartire, soldato romano che decise di seguire Cristo e difendere gli ultimi dal male draconiano, e la bandiera rossa vermiglia in campo bianco, emblema di molte città, tra cui Milano e Genova, e diverse nazioni. Interessante l’evoluzione dell’iconografia del santo martire di Lydda che da semplice miles, successivamente alla conquista di Gerusalemme e alla costituzione del Regno cristiano nei Loca Sancta, diverrà il classico cavaliere catafratto che libera la principessa dal drago che cerca di divorarla. San Giorgio da quel momento diventerà l’Equitem per antonomasia determinando un vero e proprio typos iconografico; si pensi alla terra di San Giorgio che è la Georgia dove il Santo è il patrono nazionale.

La primigenia bandiera templare fu proprio la cosiddetta “croce di San Giorgio”, solo successivamente per volontà pontificia ad affiancare la croce piana rossa in campo bianco si avvicinerà anche la caratteristica “croce patente” che è detta templare.

(da www.concorezzo.org)

 

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