Cuccioli abbandonati in un sacco nero sulla Tangenziale

Due cuccioli di cane abbandonati sulla Tangenziale Ovest chiusi dentro due sacchi della spazzatura. Un cucciolo si salva e viene trasportato all’ENPA di Monza, l’altro purtroppo fa una...

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Due cuccioli di cane abbandonati sulla Tangenziale Ovest chiusi dentro due sacchi della spazzatura. Un cucciolo si salva e viene trasportato all’ENPA di Monza, l’altro purtroppo fa una una brutta fine.

Ecco l’intera vicenda raccontata dalla Protezioni Animali monzese: “Un trattore con un braccio meccanico cui è collegata una grande trincia sta ripulendo la zona verde che costeggia la Tangenziale Ovest di Milano. La macchina ingoia e tritura, spandendoli tutto intorno, erbacce, arbusti ma anche tanti rifiuti di plastica gettati dalla sovrastante strada da automobilisti incivili. Non sempre è possibile distinguere cosa si cela tra gli arbusti.

Improvvisamente il conducente del mezzo sente urlare i due suoi colleghi che seguono il trattore e che con decespugliatori a mano rifiniscono il lavoro. Sono stati colpiti da schizzi di sangue e da brandelli di carne. Il sacco nero della spazzatura appena finito nella trincia nascondeva evidentemente un animale. Gli addetti pensano a una nutria nascosta dentro il sacco.

Poco più avanti, in mezzo all’erba, c’è un identico sacco nero della spazzatura. Gli uomini decidono di avvicinarsi e di controllare che anche qui non ci sia un selvatico nascosto. Ma ecco la sorpresa: il sacchetto contiene un tenero cagnolino nero e bianco, vivissimo.

Non ci sono parole nel nostro vocabolario per definire la persona che si è sbarazzata di due cagnolini in un modo tanto barbaro. Uno dei due è stato veramente molto, molto fortunato perché sopravvissuto a una morte certa: se non fosse stato ucciso dal mezzo agricolo, sarebbe sicuramente morto di stenti. Ma ancor di più fortunato perché l’operatore che guidava il trattore ha deciso di ricoverarlo sul proprio camion e di portarlo al rifugio di Monza gestito dall’ENPA, sezione di Monza e Brianza, che dista pochi chilometri dalla sua abitazione.

Accolta nella struttura di Via San Damiano il cagnolino, una femminuccia tipo cane da pastore di circa un mese di vita, è stata immediatamente visitata, trovata in buone condizioni e ricoverata in un box accogliente. Il giorno successivo il suo salvatore è tornato a trovare la piccola “Acqua” – così è stata battezzata in canile – insieme a sua moglie e ha manifestato l’intenzione di prenderla in adozione appena terminate le procedure sanitarie”.

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